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Diabetico e abbandonato a S. Teresa di Riva, il Comune chiede l’intervento della magistratura

Giuseppe, questo il nome che abbiamo scelto di dargli, rischia la vita e un solo giorno di ritardo può essergli fatale. La vicenda che abbiamo raccontato ieri riguardante il 61enne “invisibile” che da settimane vagabonda nel centro di Santa Teresa di Riva, quasi sempre in stato di ebbrezza per l’abuso di alcol e soccorso continuamente perché ferito, è nota alle istituzioni ma finora non è stata trovata una soluzione e, ogni giorno che passa, la situazione peggiora perché l’uomo (al quale abbiamo dato un nome di fantasia per tutelarlo) soffre di una grave forma di diabete e dovrebbe ricevere l’insulina due volte al giorno. Ma considerate le condizioni di degrado in cui vive, molto probabilmente ha sospeso le terapie farmacologiche. La sua storia è ben nota all’Ufficio Servizi sociali del Comune, e in particolare all’assistente sociale Anna Balsamà, alla quale ieri abbiamo chiesto cosa si stia facendo per tirare fuori il protagonista di questo caso che, dal 23 settembre scorso (giorno in cui è stato dimesso dal reparto di Psichiatrico dell’ospedale di Taormina dopo un Tso) e fino al 5 novembre è stato ricoverato su pressante richiesta dell’assistente nella comunità-alloggio per disabili psichici “Il Tulipano” di Sant’Agata di Militello, dalla quale però ha deciso di andare via. E già dal giorno successivo è stato trovato a terra per le vie del centro ionico.
Ieri l’assistente sociale, tramite la Stazione dei Carabinieri che collabora con il Comune per trovare una soluzione, ha chiesto alla Procura della Repubblica di Messina «un provvedimento coattivo di ricovero dell’uomo in una struttura a salvaguardia del suo stato di salute, con carattere di urgenza e al fine di scongiurare gravi conseguenze, finanche la morte dello stesso».

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