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Messina, la mafia a Santa Lucia sopra Contesse, pene definitive per 5

Operazione “Polena”, sentenza dei giudici della Suprema Corte

Operazione Polena

Arriva il sigillo della Corte di Cassazione per cinque imputati dell’operazione “Polena”, che ha ricostruito le attività di un sodalizio mafioso radicato principalmente nel villaggio di Santa Lucia sopra Contesse. Ieri sera, i giudici hanno respinto il ricorso dei difensori e confermato le condanne inflitte dalla Corte d’appello di Messina nei confronti di Giuseppe Cambria (4 anni e 8 mesi più 2000 euro di multa); Tommaso Ferro (12 anni, in “continuazione” con altri reati contestati); Lorenzo Guarnera (un anno e 4 mesi, recidiva esclusa), Antonio Cambria Scimone (12 anni) e Antonio Caliò (2 anni e 8 mesi di reclusione più 1000 euro di multa, concesse le attenuanti generiche). Sono assistiti dagli avvocati Salvatore Silvestro e Antonello Scordo.

La vicenda ruota attorno agli introiti derivanti dal racket dell’usura e delle estorsioni ai danni di commercianti e avventori dei centri scommesse, che alimentavano una “cassa comune” del gruppo criminale. Altro business era quello del gioco: il titolare di un centro scommesse fu costretto a cedere la titolarità di una sala perché in debito con la consorteria. Nel mirino, poi, finivano direttamente i giocatori.

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