Una liturgia giudiziaria che si ripete tutte le volte per ogni tragica morte, ammantata di segretezza, mentre tutta la città vuole sapere. Perché la vita spezzata di Olga Cancellieri, l’avvocata rimasta vittima di un incidente stradale mercoledì scorso poco dopo le 20,30 all’incrocio tra le vie del Vespro e Centonze, ha scosso oltre alla cerchia dei suoi familiari, che l’adoravano, anche l’intera città, per i clamorosi ritardi nei soccorsi.
Ed è proprio questo il punto-chiave di tutta questa assurda tragedia: Olga è morta a causa dell’incidente oppure per i ritardi nei soccorsi?
Questo infatti è proprio uno dei tre quesiti principali che ieri pomeriggio il sostituto procuratore Marco Accolla, il magistrato che segue l’inchiesta sull’incidente stradale, optando per l’esecuzione dell’autopsia e non dell’esame esterno come avevamo anticipato, ha messo nero su bianco per i consulenti che ha scelto, i medici legali Antonio Messina e Giuseppe Doldo.
I due medici hanno eseguito l’esame ieri pomeriggio, preventivamente sempre su delega del magistrato hanno effettuato una tac “total body”. I quesiti principali formulati dal pm ai suoi periti vertono quindi su vari aspetti: tempi e modalità del decesso, se la causa è legata esclusivamente al sinistro stradale ovvero se l’evento è ricollegabile ad altri fattori, poi c’è il concetto di adeguatezza degli interventi sanitari, e infine l’accertamento e l’eventuale nesso di causalità (il rapporto causa-effetto) tra l’evento tragico e l’intervento di primo soccorso, se cioè siano stati rispettati le modalità d’intervento e i protocolli sanitari.
Non è escluso che il pm affidi anche una consulenza tecnica sui due mezzi sotto sequestro, la moto e lo scooter, e anche sul teatro della tragedia, l’incrocio del centro, per verificare se erano per esempio rispettate le norme di sicurezza previste dalla normativa in materia dopo il restringimento della carreggiata, con l’allargamento del marciapiede.
Messina, ieri l'autopsia: Olga Cancellieri è morta per l’incidente o per i ritardi nei soccorsi?
È uno dei quesiti-chiave che il magistrato ha rivolto ai suoi consulenti per comprendere se il decesso sia dovuto allo scontro frontale tra i due mezzi o all’arrivo sul posto troppo lento delle ambulanze
Caricamento commenti
Commenta la notizia