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Taormina Isola Bella, le emergenze che nessuno vuole risolvere

Non si possono e non si devono rimandare le scelte di cui ha bisogno Isola Bella per liberarsi dalla ressa insostenibile di ogni estate.

Isola Bella dal belvedere

«Anche se ad agosto è finito e l'assalto "mordi e fuggi" si è concluso, non si possono e non si devono rimandare le scelte di cui ha bisogno Isola Bella per liberarsi dalla ressa insostenibile di ogni estate. La strada da percorrere è quella di regolamentare gli ingressi attraverso il contingentamento».

Così il vicepresidente di “Patrimonio Sicilia”, Piero Arrigo, torna alla carica per sollecitare una rivisitazione delle scelte riguardanti l'accesso alla Riserva naturale orientata di Isola Bella che, anche nell'estate che volge ormai al termine, è stata raggiunta ogni giorno da un numero impressionante di avventori e bagnanti che hanno invaso, in lungo e in largo, ogni spazio dell'area naturalistica e hanno così scatenato il dibattito e le polemiche sull'opportunità di andare avanti così o che si debba, invece, imprimere una stretta sul numero complessivo degli accessi contemporanei.

Il vicepresidente dell'associazione ambientalista ha evidenziato, comunque, di «aver notato che con un carico antropico più modesto rispetto ad agosto la vivibilità», e che «la fruibilità della spiaggia e delle sue acque è migliorata». «Da regolamentare tuttavia - ha rimarcato Arrigo - l’accesso e sbarco dei barconi simili nel nostro caso alle grosse navi commerciali che violano la laguna».

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