Aggiustamenti in corso per il Masterplan, strumento dal quale dipende in larga misura lo sviluppo del territorio messinese. Li hanno imposti i tempi (sempre più stretti per l'avvio dei cantieri) e i fondi (molti dei quali mancano all'appello). Così, il 21 agosto scorso, il sindaco metropolitano Cateno De Luca ha firmato un decreto che approva la proposta di riprogrammazione della V Direzione “Ambiente e pianificazione-Servizio pianificazione strategica”. In premessa, si ricorda che il Patto per lo sviluppo della Città metropolitana di Messina ha assegnato al territorio complessivamente 332 milioni di euro, a valere dal Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014/2020. Plafond incrementato di 3 milioni con le risorse del Piano straordinario asili nido.
Il “tesoretto” sarà impiegato per «la ricucitura viaria del territorio e la mobilità sostenibile mediante il miglioramento dei collegamenti interni e delle connessioni», mediante «interventi strategici e qualificanti», che puntano alla avalorizzazione turistica e naturalistica del patrimonio culturale e ambientale», oltre che alla «sicurezza, con particolare riferimento alla prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e sismico». Però, al fine di scongiurare una possibile revoca dei finanziamenti, innanzitutto è stato posticipato di un anno, al 31 dicembre 2022, la deadline ultima per l'approvazione delle progettazioni.
E poi si è stilato un altro ordine, che tiene conto della non fattibilità di alcuni interventi perché non programmati o non programmabili nei tempi stabiliti, per importi insufficienti, per progettazioni che non consentono il rispetto delle scadenze. Ragion per cui, è stato predisposto un altro “Allegato A” «ritematizzato e standardizzato». Include tre tipologie di interventi: aumenti di importo, riduzioni di importo e nuovi interventi.
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