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Caso anestesisti, l’ospedale di Barcellona è “vittima” di una coperta cortissima

Barcellona, la penuria estrema de rianimatori e il rischio di azzeramento dal 12 agosto. Specialisti dirottati su Milazzo. Le lettere del responsabile Pagani

L'ospedale "Cutroni Zodda" di Barcellona

Oramai è ufficiale: l'ospedale di Barcellona che svolge anche la funzione di “Covid hospital”, resterà almeno per tutta l'estate senza medici anestesisti rianimatori di guardia ai reparti aperti e questo fino a quando non sarà attuato il “ripristino di un adeguato organico di medici anestesisti a garanzia dei livelli essenziali di assistenza”.

Solo adesso si apprende che la richiesta avanzata dal responsabile dell'Unità operativa complessa di Anestesia e rianimazione dei tre ospedali di Barcellona, Milazzo e Lipari, Giovanni Pagani, indirizzata a vertici dell'Asp di Messina, di sospensione momentanea della guardia anestesista al Presidio ospedaliero “Cutroni Zodda” di Barcellona risale al 2 agosto.

Il presidio di Barcellona è penalizzato perché deve fornire almeno tre medici all'ospedale di Milazzo. Dalla lettera con cui si descrive una condizione desolante della dotazione dei medici specializzati a servizio dei tre ospedali riuniti, si apprende che per quanto riguarda l'organico dell'Unità di Anestesia e rianimazione del Presidio di Milazzo a servizio anche degli altri due ospedali di Barcellona e Lipari, compreso lo stesso Pagani, a fronte di 21 unità previste in pianta organica, il numero dei medici anestesisti realmente in servizio è solo di 10. Ma non è tutto...

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