Terza votazione sulla Tari, terzo voto contrario da parte del Consiglio comunale. In un clima di tutti contro tutti (non solo l’Aula contro sindaco e Giunta ma anche consiglieri contro consiglieri), anche l’ultimo, estremo tentativo dell’Amministrazione comunale di far passare l’atto – stavolta una determina sindacale, non una delibera, visto che le due precedenti erano state affossate dalla maggioranza consiliare – relativo alle variazioni delle tariffe Tari e del Piano economico-finanziario, è naufragato. Solo dieci voti favorevoli, sedici contrari, due astenuti. Questo l’esito della votazione di stasera, presenti 28 consiglieri. Una seduta, dunque, infruttuosa ma che ha amplificato i toni dello scontro, ormai quasi impossibile da ricucire, tra la maggioranza del Consiglio e la Giunta De Luca. Consiglieri e sindaco che ormai si insultano a vicenda e annunciano esposti e denunce per danno erariale. La fine della politica.
L'affondo del Partito Democratico
<I consiglieri dei gruppi politici del Partito Democratico e di Liberame, unitamente agli altri consiglieri che hanno condiviso questa battaglia politica a difesa della democrazia e delle prerogative attribuite al consiglio comunale, continuamente dileggiato a partire dal suo Presidente, hanno rispedito al mittente il tentativo del sindaco di sovvertire la scelta democraticamente espressa per ben due volte dal Consiglio Comunale stesso di impedire un ulteriore insensato e ingiustificato aumento delle tasse alla comunità, già provata dalla pandemia, per un servizio deficitario la cui disorganizzazione e improvvisazione è sotto gli occhi tutti. Il Partito democratico continuerà ad essere avamposto di legalità a favore della comunità non arretrando di un millimetro nonostante il clima ostile, la confusione e la strumentalizzazione del bisogno lavorativo che l'amministrazione ha creato ad arte per sovvertire un risultato chiaro e trasparente>.
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