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Contratti in scadenza per 46 vigili urbani a Messina, si attende il responso del Viminale

Palazzo Zanca ha chiesto al ministero dell'Interno di poter prorogare i contratti di almeno un anno e contemporaneamente di far scorrere la graduatoria, assumendo i restanti 12 idonei

Il Comune di Messina rischia di perdere 46 agenti di polizia municipale tra luglio ed agosto, uno dei periodi più delicati in città per l'ordine pubblico: tra misure anti covid, viabilità, contro esodo e movida. Si tratta dei vigili urbani, con contratto a tempo determinato di un anno, assunti nel 2020, in scadenza il 13 agosto prossimo.

Palazzo Zanca ha chiesto al ministero dell'Interno di poter prorogare i contratti di almeno un anno e contemporaneamente di far scorrere la graduatoria, assumendo i restanti 12 idonei, ma finora dal Viminale non sono arrivate risposte. Il tempo stringe e il rischio è che se la risposta da Roma dovesse tardare ci si possa trovare scoperti nel periodo estivo, fra riaperture totali e misure anticovid.

"Il Corpo dei caschi bianchi, infatti, è già ridotto all'osso - commentano i sindacalisti del CSA Gaetano Giordano e carlo Abbate - Oltre ai pensionamenti, aumentati i carichi di lavoro per gli innumerevoli controlli sul vastissimo territorio comunale per prevenzione e repressioni dei vari illeciti in costante aumento dalla rimozione degli ultimi cassonetti in città, dalle numerosissime infrazioni al codice della strada e adusi vari, di vario genere e natura.

Un corpo carente di almeno 300 unità e con un'età media di 56 anni, che necessita di nuove leve e di concorsi interni per poter programmare l'immediato futuro.
I sindacali segnalano infine la mancata corresponsione delle indennità /spettanze periodo che va' dal 2019 ad oggi.

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