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L'incognita "Scoglio", la relazione di Vermiglio e i punti da chiarire sullo stadio di Messina

La sostenibilità del Piano economico-finanziario. Rocco Arena: «Abbiamo le carte in regola»

Il rendering del nuovo Franco Scoglio di Messina

Non è una «battaglia» sul nuovo stadio. Da Palazzo Zanca lo si ribadisce con forza. È solo la volontà di tutelare gli interessi pubblici, nel momento in cui si sta per concedere un bene prezioso, quale il “Franco Scoglio”, per un periodo richiesto di 99 anni. Sindaco e assessore allo Sport confermano che ci sono in corso valutazioni strettamente tecniche sul Piano economico-finanziario presentato dal Gruppo che, con l’unica offerta pervenuta in risposta al bando comunale, si è aggiudicata la gara.

Le richieste di ulteriori approfondimenti e chiarimenti sono contenute nella relazione dello studio del prof. Franco Vermiglio, interpellato dal dirigente comunale Salvatore De Francesco. I rilievi sono numerosi e non di poco conto ma va anche sottolineato, in premessa, che l’idea dell’investimento sulle aree del San Filippo viene vista favorevolmente: «La proposta progettuale assume le caratteristiche di un processo di rigenerazione urbana su di un’area attualmente poco valorizzata e presenta elementi di interesse poiché, se realizzata correttamente, porterebbe notevoli benefici al tessuto economico e sociale cittadino».

L’esame condotto dal prof. Vermiglio, dunque, in base alla documentazione fornita dal Responsabile unico del procedimento, è sostanzialmente volta «a verificare la coerenza delle ipotesi poste alla base della costruzione del Piano economico-finanziario e i rischi ad esso connessi che, all’esito dell’aggiudicazione e durante il rapporto concessorio, potrebbero ricadere sull’amministrazione comunale». La relazione è abbastanza corposa, ma lo stesso prof. Vermiglio riassume in otto punti i principali.

1) «Nel Piano figurano fonti di ricavo che, almeno in parte, appaiono non controllabili da parte del proponente».

2) «Il livello di aggregazione delle voci dei costi operativi è eccessivo e ciò rende difficile la verifica di coerenza delle ipotesi sottostanti e il monitoraggio dell’andamento del progetto nel tempo».

3) «Le ipotesi di base del Piano economico-finanziario in ordine a investimenti, ricavi e costi operativi sembrano per lo più coerenti, ad eccezione dei costi di costruzione delle aree commerciali e delle strutture esterne. I parametri assunti da Fc Messina per determinare tali costi appaiono non in linea con in quelli in precedenza descritti nell’apposita sezione».

4) «La dimensione finanziaria del modello presenta un modesto livello di intelligibilità e di dettaglio e fornisce informazioni talvolta non coerenti tra i documenti analizzati».

5) «La struttura patrimoniale e organizzativa sia di Fc Messina sia del gruppo Everywhere Srl appaiono sottodimensionate rispetto al programma di investimenti del Piano economico-finanziario e con lo stesso incompatibili. La circostanza accresce il “rischio di finanziamento” dell’intera operazione e rende indispensabile, per l’avvio e lo sviluppo del progetto, l’ingresso di nuovi investitori sia a titolo di capitale di rischio sia a titolo di finanziamento nelle varie forme».

6) «Il modello non consente la piena comprensione delle ipotesi sul costo di capitale e sulle forme di finanziamento previste per sostenere gli investimenti programmati».

7) «Le ipotesi di prezzi costanti lungo la durata del Piano sono irrealistiche in cagione della estensione della concessione a 99 anni».

8) «L’Amministrazione concedente dovrà ottenere adeguate garanzie fideiussorie per l’esecuzione del contratto, avuto riguardo al valore degli investimenti sulla durata della concessione. L’ammontare complessivo degli investimenti e i tempi di attuazione previsti impongono una attenta valutazione delle garanzie da acquisire prima della stipula del contratto».

Passaggio finale, altrettanto importante: «Nella prospettiva della prosecuzione dell’operazione in corso, l’Amministrazione valuterà l’opportunità di acquisire dalla società concessionaria le necessarie informazioni sulle incongruenze e i punti deboli evidenziati». Non c’è, dunque, nessuna “preclusione” al compimento delle procedure avviate con il bando di gara, ma la richiesta di chiarimenti «allo scopo di salvaguardare l’Ente concedente dai rischi di varia natura». Il presidente del Fc Messina Rocco Arena continua a dirsi assolutamente fiducioso sull’esito positivo della vicenda, certo che tutti i rilievi posti sono stati, o saranno, chiariti definitivamente e che, comunque, si è in presenza di una gara già assegnata dalla Commissione giudicatrice. E Arena ribadisce: «Siamo pronti a partire per attuare un progetto di cui beneficerà l’intera città».

 

 

 

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