Sarà la neo prefetta di Messina Cosima Di Stani il commissario per l'attuazione degli interventi di risanamento a Messina. Questo è il comma 1 definitivo che sancisce l'affidamento al prefetto dei poteri speciali: 1. Al fine di attuare, in via d’urgenza, la demolizione, la rimozione, lo smaltimento e il conferimento in discarica dei materiali di risulta, il risanamento, la bonifica, la riqualificazione urbana e ambientale delle aree ove insistono le baraccopoli della città di Messina, anche in relazione all’emergenza epidemiologica da COVID-19, nonché di assicurare gli investimenti necessari per il ricollocamento abitativo delle persone ivi residenti, entro dieci giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, il Prefetto di Messina è nominato Commissario straordinario del Governo, ai sensi dell’articolo 11 della legge 23 agosto 1988, n. 400, per l’espletamento delle attività necessarie. La durata dell'incarico del Commissario straordinario è di dodici mesi e può essere prorogata o rinnovata non oltre il 31 dicembre 2023. L’incarico è a titolo gratuito.
«Finalmente la svolta che Messina attendeva da anni. Il governo, grazie al ministro del Sud, Mara Carfagna che ha presentato al Senato un emendamento al decreto Covid, incorpora la mia proposta di legge per lo stop alle baraccopoli della città dello Stretto». Così Matilde Siracusano, deputata messinese di Forza Italia. Il testo della legge speciale, che ieri ha comunque avuto l’ok della Commissione Ambiente della Camera, verrà così accorpato e approvato all’interno dell’ultimo dl sulle misure anti-virus. Verranno stanziati subito i primi 100 milioni di euro per il risanamento delle aree più disagiate di Messina, mentre altri 100 milioni saranno resi disponibili a breve dall’esecutivo, e verrà nominato il prefetto come commissario straordinario per la gestione dell’emergenza. «Finalmente, con Forza Italia al governo, il nostro lavoro degli ultimi anni sta per produrre risultati concreti per gli 8 mila messinesi che ancora oggi vivono in condizioni inaccettabili», conclude Siracusano.
“Per mettere la parola fine alla trentennale e scandalosa vicenda delle baraccopoli di Messina serviva un atto di coraggiosa discontinuità normativa ed economica: sono orgogliosa di dire che il governo lo ha compiuto, inserendo nel Dl Covid un emendamento che apre la strada a un intervento rapido e definitivo. Il Prefetto di Messina sarà nominato Commissario e dotato di una struttura tecnica e di supporto, con 100 milioni di euro del Fondo Sviluppo e Coesione a disposizione in un triennio per la bonifica delle aree, la riqualificazione urbana e il ricollocamento abitativo dei residenti. Il commissario opererà con poteri straordinari, ovviamente nel rispetto della legge penale e delle norme antimafia, e avrà 120 giorni di tempo per tracciare il perimetro degli interventi e definire un piano d’azione.
Ho sempre visto la questione delle baraccopoli di Messina, irrisolta da decenni, come una ferita democratica di portata nazionale, sia per il numero di persone che interessa – circa seimila – sia per la storica difficoltà della politica di affrontarla e risolverla. L’epidemia ha reso indifferibile l’intervento. Le migliaia di abitanti delle baraccopoli di Messina hanno lo stesso diritto di tutti gli italiani alla salute, all’acqua potabile, ad abitazioni, strade, servizi decenti: un grande Paese europeo e occidentale come siamo, ha il dovere morale prima che politico di cancellare le favelas e garantire dignità anche ai più poveri e fragili”.
Lo dichiara Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione territoriale.
“Proprio stamattina è stato bolinata la legge RisanaMessina - ha dichiarato il deputato alla Camera Pietro Navarra - In aggiunta a quanto detto precedentemente, desidero riconoscere alla Ministra Mara Carfagna il merito di avere fatto seguire alle parole la concretezza dei fatti con un intervento del Governo, anche da me sollecitato da diversi mesi, a sostegno del risanamento delle aree degradate della città di Messina. Le risorse pari a 100 milioni di euro che sono previste nell’emendamento del governo al decreto Covid potranno aggiungersi agli ulteriori 100 milioni che il Comune potrebbe avere riconosciuti dal Ministero delle Infrastrutture e trasporti avendo partecipato al bando ‘Qualità dell’abitare’ voluto dalla ex Ministra Paola De Micheli le cui risorse complessive di 850 milioni sono state aumentate di ulteriori 2 miliardi previsti nel PNRR.
Il problema del risanamento delle aree degradate di Messina è diventato un problema nazionale grazie al lavoro dei parlamentari messinesi che con me hanno fatto squadra per dare risposte alla città. Ringrazio ancora Francesco D’Uva e Matilde Siracusano per il lavoro svolto sempre con equilibrio e determinazione”.
L’Ok del governo al testo di legge speciale è un successo per la città e per la politica dei fatti, non delle fazioni” commenta la deputata di Fratelli d’Italia, Ella Bucalo, co-firmataria della proposta di legge a prima firma della forzista Matilde Siracusano, sull’adozione del testo di legge speciale sul Risanamento di Messina, che dispone un finanziamento da 100 milioni di euro e la nomina di un commissario straordinario per la gestione della demolizione delle baracche esistenti nella Città dello Stretto. “Il buon esito della condivisa proposta, che finalmente solleverà Messina da una piaga cinquantennale - afferma la Bucalo - oltre a dare merito all’azione della ‘politica dei fatti’, mostra che quando questa ha come unico e comune obiettivo il benessere dei cittadini, vengono meno gli sterili contrasti delle diverse fazioni politiche, per convergere in una intesa tra le parti. Messina, il suo risanamento in fase di avvio grazie alla congiunta iniziativa parlamentare il cui merito primo, va, ovviamente, riconosciuto a Matilde Siracusano, rappresenta la prova che la buona politica non ha simboli, ma condivisa progettualità”.
“Sul risanamento delle baracche di Messina, quello che stiamo compiendo in queste ore a Roma è un passo importante per porre rimedio a un'emergenza abitativa, a un dramma sociale che va avanti da decenni e che tutta la politica messinese ha preso a cuore. Se ognuno fa la propria parte i problemi si possono affrontare con efficacia, e risolvere”. Così il deputato questore Francesco D’Uva, PortaVoce messinese del MoVimento 5 Stelle in un post su Facebook.
“Dopo la presentazione di un testo di legge ad hoc e tutti gli altri atti che abbiamo promosso, il nostro impegno in Parlamento continua, fino all'approvazione di tutte le misure di nostra competenza. La sinergia tra Istituzioni, che sta portando a questi risultati, non si deve fermare: ciascuno dei soggetti coinvolti deve continuare a dedicare il massimo sforzo alla questione. Uno di questi sarà il prefetto di Messina Cosima Di Stani, in qualità di commissario. Figura, quest'ultima, che noi del MoVimento 5 Stelle abbiamo sempre chiesto di individuare tra quelle che possono offrire più garanzie di efficienza. Buon lavoro a lei, dunque, e a quanti sono impegnati ogni giorno nella risoluzione di questa piaga. Uniti possiamo servire al meglio la nostra comunità. Grazie a tutti!”.
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