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Messina, le fedeli “soldatesse”: il ruolo delle donne nel mercato della droga a Giostra

A Giostra, “le donne dello spaccio” avevano un ruolo di tutto rispetto. Pienamente inserite nel contesto del narcotraffico, con incarichi cuciti addosso come abiti dai vertici della criminalità organizzata. Soldatesse fedelissime. Non solo: attive e laboriose “formiche”. Addirittura, 9 dei 13 indagati agli arresti domiciliari appartengono al “gentil sesso”. Nessuna distinzione, quindi, tra genere maschile e femminile quando di mezzo c’erano gli affari. Destinatarie di misura cautelare per così dire attenuata le messinesi Beatrice Rossano, 30 anni; Maria Barbera, 46 anni; Giuseppa Brigandì, 69 anni; Concetta Assenzio, 55 anni; Alessia Stracuzzi, 29 anni; Ramona Assenzio, 42 anni; Manuela Valenti, 31 anni; Marzia Agliolo Quartalaro, 39 anni; Veronica Vinci, 34 anni. Disposto invece l’obbligo di firma dal giudice Tiziana Leanza – su richiesta del sostituto procuratore Francesco Massara – a Daniela Monti, messinese di 41 anni, mentre un’altra donna risulta indagata a piede libero.

A proposito delle mansioni, nel sodalizio facente capo ad Angelo Arrigo, contestato il reato associativo a Beatrice Rossano, Maria Barbera e Giuseppa Brigandì, che avrebbero coadiuvato Vittorio e Girolamo Stracuzzi nello smercio della “roba” «nella palazzina “C” del complesso Iacp sito in via Seminario Estivo». Stesso addebito rivolto ad Alessia Stracuzzi, Concetta Assenzio e Ramona Assenzio, il cui raggio d’azione avrebbe abbracciato la palazzina “B” dello stesso complesso. A Marzia Agliolo Quartalaro sarebbe toccato, d’altro canto, il compito di coadiuvare «Davide Puleo nell’attività di fornitura e acquisti di stupefacente dalla associazione». Quanto al secondo gruppo, quello retto da Antonio Bonanno, ritenuta organica ad esso Veronica Vinci, «deputata a tenere la cassa dell’associazione e a riscuotere il provento dell’attività illecita». Quest’ultima, inoltre, è moglie di Antonio Bonanno e sorella di Luigi Vinci, intestatario dell’Honda Chiocciola 125 dal quale, il 25 gennaio 2017, di fronte al mercato Sant’Orsola, partirono colpi d’arma da fuoco contro i venditori ambulanti Paolo e Gaetano Arrigo, feriti alle gambe.

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