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L'annuncio del Governo: il Comune di Messina esce dall'incubo fallimento

In attesa della definitiva pronuncia della Corte dei Conti. La soddisfazione del sindaco De Luca: "E' la conferma di un lavoro di risanamento che ci ha consentito di mettere in sicurezza i conti del Comune e di ridurre di quattro quinti l’imponente massa debitoria che gravava sulle casse di Palazzo Zanca (da 500 milioni a poco più di 100)".

Un incubo durato un decennio. E ora, pur in attesa della definitiva pronuncia della Corte dei Conti, si può dire ufficialmente che Messina è fuori dal tunnel del “default”. Ieri, infatti, la Commissione di stabilità finanziaria per gli enti locali, insediata al Viminale, ha approvato la relazione sul Piano di riequilibrio economico-finanziario pluriennale 2014-2033. Un Piano che era stato presentato dal Comune di Messina nel dicembre 2012 (ai tempi del commissario Croce), poi è stato più volte riveduto e corretto, fino alla radicale rimodulazione operata dal sindaco Cateno De Luca.
«Un evento – lo sottolinea il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia – che si attendeva dunque da quasi dieci anni, quando il Comune siciliano aveva attivato la relativa procedura ed ottenuto, dal ministero dell’Interno, una anticipazione dal Fondo di rotazione. In questi anni, l’Ente ha usufruito di numerose rimodulazioni del piano originario, come era consentito dalle normative susseguitesi nel tempo. La Commissione, deliberando l’approvazione del Piano di riequilibrio e dopo il vaglio della Corte dei Conti siciliana, potrà corrispondere, a saldo, fino a 300 euro pro capite per ogni abitante. Un consistente passo in avanti che sblocca uno stallo decennale e che scongiura un aggravamento delle condizioni finanziarie dei messinesi. Di fatto, con le determinazioni odierne evitiamo di lasciare debiti alle future generazioni». Sibilia annuncia che anche per il Comune di Modica il Piano è stato approvato.
Il sindaco De Luca si dice soddisfatto: «Aspettiamo il giudizio della Corte dei Conti, ma si è riconosciuto come sia stato corretto il percorso che avevamo avviato con il “salva Messina” fin dai primi mesi del nostro insediamento, è la conferma di un lavoro di risanamento che ci ha consentito di mettere in sicurezza i conti del Comune e di ridurre di quattro quinti l’imponente massa debitoria che gravava sulle casse di Palazzo Zanca (da 500 milioni a poco più di 100). E questa è una grande vittoria, non dell’Amministrazione De Luca, ma della città e di quella parte del Consiglio che votò a favore del Piano, mentre altri gruppi, come quello del M5S, votavano per il dissesto finanziario». Curiosità, a tal proposito: ad annunciare il sì del Ministero è un sottosegretario del movimento 5Stelle.

E proprio i deputati messinesi dei 5 Stelle intervengono: “Nell’ultima seduta della Commissione di Stabilità finanziaria per gli Enti Locali, tenutasi al Viminale, è stata approvata la relazione sul piano di riequilibrio finanziario pluriennale 2014 – 2033 presentato dal Comune di Messina nel dicembre del 2012. Una attesa lunga quasi 10 anni che consentirà all’amministrazione comunale messinese di iniziare un percorso virtuoso per uscire finalmente dall'incubo del dissesto finanziario. Il Sottosegretario al Ministero dell’Interno del MoVimento 5 Stelle Carlo Sibilia, comunicandoci questa importante notizia, ha specificato che, il Viminale deliberando l’approvazione del piano di riequilibrio e a seguito dell’eventuale positivo giudizio della Corte dei Conti siciliana, potrà corrispondere, a saldo, fino a 300 euro pro capite per ogni abitante”, dichiarano i parlamentari messinesi Francesco D’Uva, Grazia D’Angelo, Barbara Floridia e Antonella Papiro.

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