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Anticorpi monoclonali, anche a Messina un centro abilitato alla prescrizione

Il Policlinico di Messina

Messina è stata inclusa tra le città della Sicilia abilitate alla prescrizione degli anticorpi monoclonali per il trattamento dell'infezione da Sars Cov 2. L'assessorato regionale della Salute, dopo aver diramato un primo elenco lunedì scorso in cui non risultava nessun centro della città peloritana abilitato, nel pomeriggio ha aggiornato la lista, inserendo ben due Unità operative dell’azienda Universitaria Martino: la UOC di Malattie Infettive e la UOSD di Medicina d’urgenza. Nel primo elenco, aggiornato al 19 marzo e trasmesso dall’assessorato della salute il 22, figuravano tutte le province siciliane con esclusione di Messina e Siracusa. Poi, dopo il polverone che si era sollevato per questa “dimenticanza” o “ritardo”, la documentazione, necessaria per essere inseriti negli elenchi dei centri abilitati, è stata immediatamente trasmessa al Dipartimento della pianificazione strategica dell’Assessorato alla Salute di Palermo e l’elenco è stato aggiornato. C’è da dire che anche l’ospedale “Cutroni Zodda” di Barcellona, che fa capo all’Asp peloritana, presenterà a stretto giro la domanda per poter impiegare gli anticorpi monoclonali nel trattamento della Sars Cov 2.

Nel panorama siciliano Catania è il comune che ha il maggior numero di centri abilitati: 5 ospedali di cui due in provincia. Segue Palermo con 4 ospedali di cui due in provincia, Agrigento con 3 di cui due in provincia, Caltanissetta con due, di cui uno a Gela e Ragusa, Trapani ed Enna con uno. Adesso, quindi, anche Messina è rientrata in lista con il Policlinico ed è probabile che anche l’ospedale Papardo presenti nei prossimi giorni la documentazione richiesta. Diversa la posizione dell'Irccs-Piemonte che, per scelta, non ha aderito al momento a tale opportunità per la “tipologia di pazienti - spiega il direttore sanitario Pippo Rao – che, negli ospedali dell'azienda, viene trattata”. In realtà quella rappresentata dagli anticorpi monoclonali non è una terapia che può essere somministrata a tutti, ma solo in casi particolari, quelli dei pazienti ad alto rischio per età e patologie e solo nella fase precoce della malattia.

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