Saranno interrogati martedì prossimo, davanti al gip Tiziana Leanza, i tre messinesi arrestati dalla Squadra mobile con l’accusa di usura pluriaggravata. A confronto col gip Nunzio Venuti, Antonino Morvillo e il suocero Giuseppe Maggio. Avrebbero concesso denaro “a strozzo” a un imprenditore in difficoltà, con tassi che sfioravano anche il 144 per cento. Le indagini, che abbracciano il periodo tra maggio e settembre 2019, sono state coordinate dal sostituto procuratore Antonio Carchietti.
I tre indagati sono difesi dagli avvocati Salvatore Silvestro, Decimo Lo Presti e Giuseppe Donato.
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