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Sicilia in zona gialla ma a Messina le scuole restano chiuse per altri sette giorni

Cateno De Luca

Cateno De Luca inizia la sua consueta diretta del venerdì sera senza alcun cenno alla “promozione” della Sicilia a zona gialla. E prosegue, tirando dritto per la sua strada: «L’ordinanza non la cambio di una virgola. È stata predisposta per un periodo di due settimane, sulla base di attenti riscontri» e tenuto conto «dell’emergenza epidemiologica in atto».

Tutto invariato - riporta la Gazzetta del Sud in edicola -, salvo poi concedere un’apertura dinanzi alla domanda di Antonio Sangiorgi, durante il tg di Rtp, che lo incalza sul nuovo status dell’Isola ed eventuali correttivi da apportare: «Attendiamo di conoscere nello specifico la decisione del ministro della Salute Roberto Speranza e soprattutto le motivazioni alla base. Se bisognerà cambiare qualcosa non mi tirerà certo indietro». Il pensiero va, in particolare, alle limitazioni che soffocano le attività di ristorazione, i bar, le pasticcerie.

Per il resto, il sindaco di Messina non è disposto a concedere sconti, sulla scorta delle numerose interlocuzioni e dei vertici che hanno preceduto le consuete comunicazioni del fine settimana. Ergo: scuole chiuse in nome del diritto alla salute, «che viene un secondo prima rispetto a quello allo studio», come confermato dal verdetto del Tar, chiamato in causa da un gruppo di avvocati e di genitori degli alunni.

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