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Muore dopo un intervento al setto nasale a Messina, i familiari presentano ricorso

La vittima, Valentina Carella

«Vogliamo la verità sulla fine di Valentina, non possiamo credere che una ragazza di 33 anni sia morta per un banale intervento al setto nasale e per una rara sindrome che a noi non risulta». Lo affermano i familiari di Valentina Carella, la ragazza taorminese scomparsa il 5 luglio 2018 a seguito di complicazioni dopo un intervento di settoplastica al quale si era sottoposta al Policlinico di Messina.

La famiglia di Valentina non ci sta alla versione dei fatti emersa dall'autopsia e, per il tramite del proprio legale di fiducia, l'avvocato Gianluca Di Blasi, ha presentato un ricorso per accertamento tecnico preventivo in sede civile, presso il Tribunale di Messina, al fine di accertare le cause del decesso e la fondatezza di quanto emerso in sede di autopsia.

Il ricorso è stato presentato dal marito di Valentina, Carmelo Trovato (anche a nome del figlio), e dai genitori della ragazza, Gaetano Carella e Francesca Munafò e dalla sorella Chiara.

L'articolo completo nell'edizione odierna di Messina della Gazzetta del Sud.

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