Con l’avvicinarsi della scadenza del 30 settembre per la presentazione alla Regione dei progetti per l’annualità 2020 del Piano triennale di edilizia scolastica cresce l’attesa tra la popolazione per l’inserimento della scuola di Mili S. Pietro tra gli edifici per cui richiedere i finanziamenti.
Dell’annosa vicenda, che si trascina ormai da quattro anni provocando gravi disagi ai bambini ed alle loro famiglie, si è recentemente occupata anche la V Commissione consiliare, che ha chiesto lumi sull’inspiegabile ritardo con cui lo scorso anno è stata presentata la domanda di finanziamento alla Regione, domanda che per questo motivo non ha avuto accesso ai finanziamenti insieme ad altre sette presentate dal Comune di Messina.
L’Amministrazione comunale, in una nota ufficiale del 25 luglio, faceva il punto sull’iter progettuale, ricordando che «si sta procedendo celermente alla quantificazione economica delle opere complementari al fabbricato» e manifestando la volontà politica di presentare regolarmente la domanda di finanziamento alla Regione entro la scadenza del 31 luglio (successivamente prorogata, prima al 26 agosto e poi al 30 settembre).
Nei giorni successivi veniva in luce che l’Amministrazione, diversamente da quanto dichiarato, non aveva ancora provveduto a sostituire il tecnico comunale incaricato per la progettazione della ristrutturazione dell’edificio, impossibilitato per problemi giudiziari a portare a termine il proprio incarico.
L’associazione CTG di Mili S. Pietro auspica che l’Amministrazione comunale non si faccia trovare impreparata alla nuova ed ultima scadenza del bando al 30 settembre e presenti a Palermo la domanda di finanziamento per il plesso di Mili S. Pietro. «Circa cinquanta famiglie – dichiara Sebastiano Busà del CTG Mili S. Pietro - sono in attesa del plesso rinnovato per mettere fine ai disagi degli ultimi anni.
Il plesso, come proposto da tempo, potrà essere utilizzato sia per la scuola primaria che per quella dell’infanzia, che altrimenti chiuderebbero a breve lasciando i bambini senza la loro scuola. Ciò permetterebbe inoltre a Palazzo Zanca di ottimizzare i costi risparmiando sull’affitto dei locali per la scuola dell’infanzia. Siamo certi che l’Amministrazione vorrà dare un importante segnale di attenzione verso un territorio periferico e che vive numerosi problemi di vivibilità ripristinando il plesso scolastico di Mili S. Pietro. Una scuola è un servizio indispensabile ed un presidio insostituibile di legalità e di cultura».
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