La fase due a Messina ha un solo nome: "Me cucinu". Incredibile, infatti, come nelle ultime 48 ore migliaia di messinesi abbiano scoperto di avere cugini, e parenti fino al sesto grado, diffusi in tutto il territorio comunale, da Sud a Nord.
Il traffico di stamattina, forse ancora più caotico dell'era pre-covid, ci conforta: dimostra questo attaccamento profondo alla famiglia e soprattutto rivaluta la figura del cugino, elemento indispensabile di aggregazione e insostituibile punto di riferimento.
"Lei dove va? ", chiede uno dei rari vigili urbani stamane sulle strade, pronta la risposta: "E' due mesi che non vidu me cucinu". E il "me cucinu" lo abbiamo sentito ripetutamente, il refrain di un ritorno alla normalità che molti ormai stanno intendendo come un "facciamo finta che è stato solo un lungo incubo", il virus è sparito, non c'è più...
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