È stata firmata dal sindaco Cateno De Luca l’ordinanza sulle misure da adottare nell’immediato sul fronte “Coronavirus”. Il sindaco disponde: la chiusura temporanea delle scuole comunali, comprese quelle dell’infanzia ed asili nido, e degli istituti scolastici della Città Metropolitana di Messina ricadenti nel territorio del Comune di Messina, da sabato 29 a martedì 3 marzo; la disinfezione di tutti i locali scolastici; la chiusura temporanea degli uffici comunali, comprese le circoscrizioni, e della Città metropolitana di Messina, ricadenti nel territorio comunale, da sabato 7 a lunedì 9 marzo, ad eccezione della centrale operativa dei vigili urbani, i cimiteri ed i locali dell’anagrafe destinati a servizi essenziali; la disinfezione degli stessi uffici comunali.
Nell’ordinanza sono elencati anche alcuni “inviti”, soprattutto per i fuori sede di rientro in città. Il sindaco invita “tutti i cittadini e gli studenti, di ogni ordine e grado, compresi gli studenti fuori sede, provenienti o già rientrati da un'area interessata dal contagio del virus menzionato a comunicare il rientro al proprio medico di famiglia, all’Autorità sanitaria locale (sindaco) e all'Asp competente al fine di ridurre l'eventuale rischio di contagio e consentire un costante monitoraggio al fine di successivi provvedimenti”.
Discorso diverso per “tutti i cittadini e gli studenti, di ogni ordine e grado, provenienti o già rientrati da uno dei Comuni in cui si è verificato almeno un caso di contagio di Coronavirus”: qui l’invito e “a permanere volontariamente presso il proprio domicilio, in via cautelativa e precauzionale, per un periodo non inferiore a giorni 15”.
Ultimo invito, a “coloro che riscontrassero sintomi influenzali o problemi respiratori ad avvisare il proprio medico di famiglia, l'autorità sanitaria locale nella persona del sindaco, a non recarsi in pronto soccorso ma contattare immediatamente il medico di famiglia, chiamare il numero 1500 quale numero di pubblica utilità attivato dal Ministero della Salute e/o il numero di emergenza (112)”. Per il resto, l’appello è volto ad evitare allarmismi e ad agire con “prudenza e buon senso”, seguendo i consigli impartiti dal ministero della Salute.
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