Sbarcherà a Messina, domattina alle 8 al Molo Norimberga, la nave Sea Watch 3 con a bordo 194 migranti. La macchina organizzativa è in pieno fermento al fine di organizzare e gestire lo sbarco, in un contesto ben differente dai precedenti, alla luce del panico generato dal Coronavirus.
Stamani riunione in Prefettura dei soggetti - volontari, personale sanitario e forze dell’ordine - impegnati nelle operazioni. I migranti, stavolta, saranno sottoposti a test specifici in più rispetto alla routine, poi il trasferimento nell’hotspot di Bisconte.
Sulla vicenda arriva l'intervento, che rischia di cadere nel vuoto, del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che bolla lo sbarco come "una sfida al popolo siciliano": "Faccio appello al presidente Conte - scrive il governatore in una note -: dal governo regionale siciliano è arrivato finora un responsabile atteggiamento rispetto alla gestione unitaria di questa emergenza. Ma serve reciprocità. Avevo chiesto ieri e ribadisco oggi: in un contesto di allarme come quello attuale, suona come una sfida al popolo siciliano pensare di fare sbarcare altri 194 migranti in Sicilia. Una quarantena a bordo è indispensabile o, se le autorità ritengono che la nave non lo consenta, si interloquisca con le autorità competenti e si diriga in altri porti".
Dello stesso parere Matteo Salvini: "Ha ragione il governatore della Sicilia Musumeci, non è possibile che in un momento come questo il governo permetta lo sbarco di altre centinaia di immigrati, che l'Europa si svegli e se ne faccia carico".
«Siamo felici di portare le persone soccorse a terra», afferma il team, che avverte: «Mentre Sea Watch si dirige verso nord per portare in salvo le 194 persone a bordo, altre due imbarcazioni sono in difficoltà al largo delle coste libiche. Chiediamo a tutte le autorità competenti di intervenire immediatamente. Non abbandonatele in mare».
La segnalazione era stata lanciata ieri sera da Alarm Phone: «Ci ha chiamati una barca in pericolo con 85 persone in fuga dalla Libia. Erano quasi nella zona Sar di Malta, ma abbiamo perso contatto e non sappiamo cosa sia successo. Tutte le autorità sono informate ma Malta si rifiuta di intervenire. Urge un soccorso».
Caricamento commenti
Commenta la notizia