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Terme Vigliatore, il torrente Patrì discarica a cielo aperto tra rifiuti e amianto

A Terme Vigliatore il torrente Patrì, nel tratto tra la strada statale 113 e la foce, è un’immensa discarica a cielo aperto. La criticità maggiore si registra sull’argine sinistro, dove parti di rilevanti dimensioni dell’asta fluviale restano “adibite” allo smaltimento di rifiuti, anche speciali, abbandonati in modo incontrollato.

Qui ci sono carcasse di elettrodomestici, materiale proveniente dall’attività di costruzione e demolizione, contenitori in alluminio di vernici, materiali da costruzione contenenti sostanze pericolose, deiezioni di animali, pneumatici, scarti di attività florovivaistica, materiale elettronico e suppellettili.

Per non parlare di quintali di lastre di eternit, che, già lesionate in buona parte hanno potuto compromettere l’ambiente, disperdendo nell’aria le particelle di amianto. Una situazione di precarietà che è ulteriormente aggravata dai fuochi che ignoti con cadenza giornaliera appiccano ai rifiuti.

L'articolo completo nell'edizione odierna di Messina della Gazzetta del Sud.

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