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Pizzo sull'appalto per la Fiumara d'arte, chiesti 46 anni di carcere

Battute finali del processo al Tribunale di Patti scaturito dall'operazione “Concussio”, sulla tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso nell'appalto da un milione di euro bandito dal Comune di Mistretta per lavori di valorizzazione e fruizione dei 12 siti della “Fiumara d'arte” nella Valle dell'Halaesa.

Ieri di fronte al collegio di primo grado c'è stata la requisitoria del pubblico ministero Francesco Massara che, dopo aver ripercorso i passaggi della ricostruzione investigativa coordinata dalla Dda di Messina, ha sollecitato condanne per complessivi 46 anni e mezzo di carcere.

Nei confronti di Pino Lo Re, l'unico tutt'ora agli arresti domiciliari dopo la scarcerazione disposta ai primi di gennaio, sono stati chiesti 14 anni di carcere e 10.000 euro di multa. Per il commercialista ed ex consigliere comunale di Mistretta Vincenzo Tamburello e per la cartomante di Acquedolci Isabella Di Bella il pubblico ministero ha invece chiesto la condanna a 8 anni ciascuno e 10.000 euro di multa.

L'articolo completo nell'edizione odierna di Messina della Gazzetta del Sud.

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