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Cacciatori di frodo sorpresi a Fiumedinisi, tre arresti e sette denunce

I carabinieri delle Stazioni di Alì Terme e Fiumedinisi e dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sicilia, hanno arrestato in flagranza di reato un 31enne di Alì Terme e un 44enne di Fiumedinisi, entrambi già noti alle forze dell’ordine, nonché un 20enne di Fiumedinisi, accusati di ricettazione, detenzione e porto abusivo di arma clandestina e munizioni, oltre che di attività venatoria fraudolenta.

Denunciate altre sette persone, residenti in varie località della provincia di Messina, responsabili solo di attività venatoria fraudolenta. In particolare, i militari ha sorpreso un gruppo di dieci uomini impegnato in una battuta di caccia in località Piano Ladro, area protetta della Riserva naturale Orientata di Fiumedinisi, dove vige il divieto di caccia.

I tre arrestati hanno utilizzato un fucile con matricola abrasa e canne mozzate, mentre i sette denunciati altrettanti fucili regolarmente detenuti. Le armi sono state tutte sottoposte a sequestro, insieme a circa cento cartucce del tipo utilizzato per la caccia al cinghiale. A coloro che sono stati deferiti in stato di libertà sono stati inoltre ritirati cautelativamente ulteriori 20 fucili legalmente detenuti presso le rispettive abitazioni.

Due degli arrestati sono stati condotti in carcere, il 20enne ai domiciliari. Questa mattina i tre sono comparsi davanti al gip di Messina, che ha convalidato l’arresto e ha disposto nei confronti del 31enne la custodia cautelare in carcere, a carico del 44enne i domiciliari e per il 20enne l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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