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Una "nave madre" piena di droga affondata, così i pm spiegano i cadaveri sulle spiagge siciliane

La spiaggia di Tusa dove è stato ritrovato uno dei cadaveri

Il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha disposto gli accertamenti di laboratorio su tutti i panetti di hashish ritrovati abbandonati sulla spiaggia fra San Leone e Realmonte. L’ipotesi investigativa è quella di una matrice comune dietro i ritrovamenti.

Gli episodi si incrociano con altri ritrovamenti di droga fra Trapani e Messina e, soprattutto, con il recupero di tre cadaveri di sub ritrovati fra le coste palermitane e messinesi.

Patronaggio, come primo punto dell’indagine, ha disposto gli esami di laboratorio per verificare la tipologia della droga dei vari ritrovamenti e la eventuale riconducibilità allo stesso carico. Eventuali connessioni con i ritrovamenti di droga nelle altre province e con i cadaveri di sub saranno valutati nelle prossime settimane attraverso uno scambio di informazioni fra uffici giudiziari.

L’ipotesi che prende quota è quella di un naufragio, a largo di Trapani, di una 'nave madre' che avrebbe determinato, quindi, l’arrivo di scatoloni o panetti di hashish sfusi, come è successo fra le coste agrigentine, trapanesi e messinesi.

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