L'avvocato Francesco La Face, 60 anni, incaricato da Palazzo dei Giurati della riscossione dei canoni idrici, «ha reiterato» negli anni la condotta illecita, certo dell'impunità all'interno dell'ufficio comunale, in quanto ha saputo comprare il silenzio del dirigente» Giovanni Coco, 67 anni.
Così il gip Maria Militello, scrive la Gazzetta del Sud in edicola, motiva gli arresti domiciliari eseguiti dalla Guardia di finanza nell'ambito dell'operazione “AcqueWin”. Secondo il giudice, inoltre, il pericolo di ripetere i delitti «è più che attuale», in quanto «le condotte si sono snodate in un lasso temporale piuttosto ampio».
A ciò si aggiunge «il pericolo di inquinamento probatorio», visto che l'indagato «è riuscito ad avere la complicità di alcuni utenti» che, convocati dagli investigatori, «lo hanno preventivamente avvisato». E La Face, fuori dal proprio studio, «ha concordato la versione dei fatti che avrebbe dovuto fornire».
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