«In attesa delle integrazioni richieste, le istruttorie delle procedure in corso nei Dipartimenti risultano sospese e l'Amministrazione comunale non potrà rilasciare provvedimenti».
Da Palermo arriva lo stop a tutte le pratiche - varianti di Piani particolareggiati e Piani di zona, varianti al Prg, Piani quadro e nuove lottizzazioni edilizie - riguardanti aree inserite nella Zps, la Zona a protezione speciale di Messina. Ed è una vera propria “bomba” che arriva su Palazzo Zanca, riaccendendo i riflettori sulle politiche urbanistiche.
Tutto questo dopo la revoca da parte dell'Amministrazione De Luca della Variante di salvaguardia ambientale che era stata proposta dalla precedente Amministrazione e che il Consiglio, durante la sindacatura Accorinti, aveva tenuto colpevolmente a bagnomaria per l'intero mandato.
La Regione, in sostanza, dice al Comune: «Ehi, caro amico, tu hai revocato la Variante di salvaguardia ambientale, e ritieni sia inutile la “Vas”, bene: ma guarda che ci sono decine di progetti che riguardano nuove edificazioni in piena Zona a protezione speciale. Vedi di darti una mossa e finché non lo fai, io ti blocco le procedure».
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