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Acqua non potabile e costi alti, a Santo Stefano di Camastra è protesta: in arrivo 600 solleciti

Più di 600 avvisi di “sollecito” sono stati recapitati agli utenti del Servizio Idrico integrato che non hanno pagato le fatture su canoni e consumi dell'acqua a Santo Stefano di Camastra.

Per chi non salderà le fatture citate, l'Ufficio avvierà la procedura di distacco della fornitura mediante sigilli al contatore, prevista dall'articolo 18 del regolamento comunale.

I destinatari dell'avviso, riporta la Gazzetta del Sud in edicola, avevano ricevuto già un primo sollecito: è probabile, comunque, che molti utenti non abbiano pagato come segno di protesta dovuta al fatto che i consumi del 2018 (che negli anni precedenti erano stati fatturati annualmente) sono stati frazionati in due semestri, forse con l'obiettivo di rendere meno evidente la lievitazione delle fatture.

Qualche utente ha già comunicato la volontà di non pagare non solo per l'applicazione della tariffa intera ma addirittura se non otterrà il rimborso per l'acqua in bottiglia da anni costretto a consumare per bere e per cucinare. L'acqua distribuita dal civico acquedotto stefanese dal 1982 è dichiarata non idonea al consumo umano. Non si escludono azioni legali.

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