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Cellulare alla guida, nel 2018 a Messina inflitte 1361 multe

Cellulare alla guida

Tra i comportamenti scorretti e più pericolosi alla guida irrompe l’utilizzo del telefonino. Violazione che rientra nell’art. 173 del nuovo Codice della strada, il quale stabilisce che «è vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all’articolo 138, comma 11, e di polizia, nonché per i conducenti dei veicoli adibiti ai servizi delle strade, delle autostrade e al trasporto di persone in conto terzi». È consentito, invece, l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie (che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani).

La relativa sanzione amministrativa è di 115,50 euro se si paga entro cinque giorni, oltre i quali la multa lievita a 165 euro. La sanzione accessoria prevede la sottrazione di 5 punti dalla patente, mentre alla seconda infrazione nel corso di un biennio scatta la sospensione della patente da uno a tre mesi.

Ma quanti sono gli utenti della strada “verbalizzati”? Il bilancio del 2018, in tutto il territorio di Messina, rende conto di 1361 multe per guida con telefonino. Così suddivise: la polizia stradale ne ha elevate 441 principalmente sulle arterie di sua competenza, ossia le autostrade A18 e A20 e le Statali 113 e 114. I carabinieri, nello specifico il Nucleo radiomobile le Aliquote, 920, delle quali 390 nella sola città dello Stretto. A questi dati bisogna aggiungere quelli della polizia municipale, che, sempre nel territorio comunale, ha inflitto decine di contravvenzioni.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Messina in edicola.

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