In carcere i boss del clan di Barcellona Pozzo di Gotto. Una operazione del Ros dei carabinieri di Messina che hanno arrestato quattro persone accusate di essere mandanti o esecutori materiali di altrettanti omicidi, uno commesso col metodo della lupara bianca.
In carcere sono finiti Giovanni Rao, considerato il boss di Barcellona e poi Antonino Calderone, detto "Caiella", Salvatore Micale e Sebastiano Puliafito. Nell'indagine sono finiti anche Domenico Abbate, Tindaro Alessi, Stefano Genovese e Renzo Messina.
Un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta della Dda e che colpisce proprio la famiglia mafiosa di Barcellona accusata di avere commissionato i delitti.
Tra gli omicidi al centro delle indagini quello di Santino Bonomo, avvenuto a Barcellona il 12 dicembre del 1997; quello di Stefano Oteri, 27 giugno 1998 a Milazzo; di Giovanni Catalfamo, avvenuto sempre a Barcellona il 29 settembre '98.
Luce anche sulla spietata esecuzione di Mimmo Tramontana, il boss di Terme Vigliatore, che finì la sua vita mentre una sera del giugno 2001 era a bordo della sua Audi TT nel suo territorio, in contrada Calderà di Terme.
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