Scena muta di fronte al gip. Questa la strada difensiva imboccata da alcune delle persone coinvolte nell’operazione “Fortino”, con cui la Squadra mobile e la Procura peloritana hanno dato una spallata a una banda specializzata principalmente nel traffico di sostanze stupefacenti, la cui zona di riferimento era quella di Valle degli Angeli.
Come si legge sulla Gazzetta del Sud in edicola, ieri, hanno preso il via gli interrogatori di garanzia davanti al gip Salvatore Mastroeni, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 17 soggetti.
Il faccia a faccia col giudice, per i primi 13 indagati, si è concluso in un amen, giusto il tempo che ciascuno comunicasse la volontà di avvalersi della facoltà di non rispondere.
In dettaglio, non hanno proferito parola Michele e Francesco Arena (padre e figlio), Paolo Francesco Musolino, Paolo Mercurio, Angelo Mirabello, Antonio Bonanno, Ugo Carbone. Così come Bartolo Bucè, Mario Orlando, Pietro Raffa, Luigi Siracusa, Gaetano e Francesco Russo. Sono difesi dagli avvocati Salvatore Silvestro, Tancredi Traclò, Giuseppe Bonavita, Giuseppe Donato, Maurizio Scarpaci e Maria Lembo. Gli altri inquisiti detenuti fuori Messina saranno sentiti per rogatoria nelle prossime ore.
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