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Il mercato del Messina, Tateo: "Urgono due colpi per reparto, va cambiata l’ossatura della squadra"

Parla il procuratore da tempo vicino al club. "Ortisi non è un terzino e andrà via. Petrucci al momento rimane"

L’esterno Pasqualino Ortisi è da considerare ormai un ex calciatore del Messina, anche se non ancora ufficiale il suo addio, mentre il centrocampista Davide Petrucci è, almeno al momento, confermato in rosa. A chiarire la posizione dei due calciatori è stato il procuratore Giovanni Tateo che, negli ultimi anni, si è rivelato una figura decisiva nelle sessioni invernali di calciomercato della società biancoscudata. «Sono stato chiamato solo per Ortisi che andrà al Team Altamura perché gioca fuori ruolo. È adattato, non è un terzino», ha spiegato il proprietario dell’agenzia GiòSport che, nelle ultime stagioni, ha lavorato spesso con il Messina: nel gennaio 2023, infatti, furono importanti gli ingaggi di Perez, Ferrara, Fumagalli e Kragl, mentre lo scorso anno arrivarono Zona, Signorile e Franco che «il presidente non avrebbe voluto cedere», ha aggiunto Tateo. Il quale ha fatto sapere che al momento non ha avuto «nessun contatto con il Messina», ma «se mi dovesse chiamare sono a disposizione».

Il mercato, che si apre oggi, sarà fondamentale per le sorti della formazione giallorossa e lo stesso procuratore, che ormai conosce bene la piazza, è stato chiaro: «Si deve cambiare tutta la squadra. Si deve intervenire in tutti i ruoli, con due difensori centrali, due centrocampisti e due attaccanti, anche se poi dipenderà da come l’allenatore vorrà giocare. Lo scorso anno quando Modica passò al 4-2-3-1 arrivarono i punti decisivi».
Scelte e interventi che non possono più aspettare per non perdere ulteriore terreno dalle dirette concorrenti, ma il procuratore non ha nascosto le problematiche attorno al club: «Dall’esterno Messina è vista come una squadra di Serie D, è difficile lavorare perché dipende se i giocatori accetteranno questa situazione di classifica. Non ci sono problemi di solidità, perché il presidente Sciotto è stato sempre puntuale, ma Messina non è appetibile, così come non lo sono Turris o Taranto», ha spiegato Tateo, contattato già in estate quando aveva proposto, tra i vari elementi, anche Antonino Musso, poi andato al Sorrento con cui ha segnato 5 reti: «Avevo fatto un piano con giocatori d’esperienza, con Franco che non doveva andare via e con quattro elementi dalla D che non erano scommesse».
Adesso l’unica soluzione del Messina è investire, e anche tanto, come successo negli ultimi anni, quando a gennaio la proprietà è stata costretta, per esigenze di classifica, a intervenire in modo deciso. Ma andrà capito se il presidente Pietro Sciotto, senza vere trattative per la cessione di quote andate in porto, vorrà accolarsi quest’onere: «Messina è la squadra che si deve rafforzare più di tutte per uscire dalla zona play-out - ha concluso il procuratore -. Si può anche seguire la politica del minutaggio, ma innanzitutto servono giocatori d’esperienza come è stato fatto nel 2023 con Kragl, Fumagalli, Ferrara e Perez. In questo momento è una squadra di “angioletti”, è stato smantellato il gruppo esperto ed è stato gestito sulle “scommesse”, ma in un anno si può puntare su due o tre, non di più».

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