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Messina, scadenze e priorità. Il contatto con Modica "scalda" la piazza

Rush finale per definire l’iscrizione, poi servirà lo sprint programmatico. Contattato il calabrese Beccaria, che ha segnato un’epoca alla Vibonese. Sarebbe stato un buon dg ma non ha accettato

La priorità è completare le procedure d’iscrizione. La scadenza è fissata per il 4 giugno, data ultima anticipata rispetto al passato, entro la quale presentare l’incartamento completo (economico e amministrativo) per garantirsi la partecipazione al prossimo campionato di Serie C. Il quarto consecutivo sotto l’attuale gestione. Poi si passerà alla parte pianificatoria, fino al momento “accantonata” per dare precedenza alle procedure legate alla partecipazione al torneo 2024/25. In realtà, qualcosa si sarebbe mosso in “basso rilievo”, ma nulla che abbia ancora portato ad accordi ufficiali.
I nodi tecnici sono quelli che più prendono alla piazza ma non i soli cruciali. I contatti recenti con il tecnico Giacomo Modica, tornato in città per discutere di un eventuale rinnovo, con l’interessamento di altre società sullo sfondo (su tutto il Picerno), ha riacceso l’interesse dopo intere settimane trascorse nel silenzio totale. Ripartire con l’allenatore dell’ultima annata comporterebbe saltare i tempi d’adattamento al contesto e velocizzare la costruzione della squadra, considerato che le idee dell’allievo di Zeman sono ben note. Un eventuale cambiamento andrebbe sancito in tempi consoni, per eventualmente rimodellare il progetto dopo una rivoluzione in panchina. Discorso simile per la direzione sportiva, con Domenico Roma che attende pure che venga definita la propria posizione dopo una stagione nel complesso positiva.

C’è poi il settore giovanile in attesa di definizione (si starebbero vagliando diverse soluzioni di partnership in provincia) ma soprattutto la direzione generale. Anche in questo caso, qualche passaggio informale è stato fatto per assicurarsi una figura consona e di spessore in grado di rappresentare il club e contribuire alla sua crescita. Nel mirino del Messina c’era Danilo Beccaria, una lunga militanza alla Vibonese di cui è stato anche socio, giovane imprenditore calabrese, figlio di Mauro, ex attaccante del Parma.
Sarebbe stato un buon colpo (in passato, tra l’altro, ha lavorato anche con Modica e Roma) ma il diretto interessato avrebbe rifiutato l’incarico, come da lui stesso ammesso. Così come ha detto no a un eventuale ritorno alla Vibonese. «Se ci sarà un progetto vincente - ha detto ai microfoni di Radio Onda Verde - posso fare dal raccattapalle al direttore ma al momento sto bene fuori, tifo per la Vibonese e ho rifiutato tante offerte, l’ultima quella del Messina». Beccaria in passato ha generato una vera e propria “scuola” di giovani dirigenti. «Nel 2020 prima di andare via dalla Vibonese – ha ricordato – il direttore sportivo era Lo Schiavo che poi è stato preso dalla Roma mentre il caposcout era Domenico Roma che ha fatto bene proprio a Messina e nel team c’era pure Ramondino che al primo anno in Serie D ha centrato un ottimo terzo posto». Non è andata bene, ma per alzare l’asticella servirà anche una figura di questo genere.

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