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Messina, aspettative dietro le attese

Organizzazione, campagna abbonamenti e ambiente infiammato da qualche colpo di mercato. È pretendere troppo? Le risposte del pubblico testimoniano la fame di una piazza che può tornare a esaltarsi

È trascorsa un’altra settimana senza notizie ufficiali a livello programmatico sul Messina che sarà. Tutto al momento resta fermo, nessuna chiamata è giunta al direttore sportivo Domenico Roma, così come a Giacomo Modica, figure centrali che hanno il contratto in scadenza a giugno e attendono di avere nuovi contatti con la società per capire se ci saranno le condizioni per proseguire il percorso tracciato la scorsa annata, concluso con una salvezza serena e un playoff solo sfiorato.
La proprietà dell’Acr è stata chiara, in questo momento le principali attenzioni sono rivolte agli adempimenti legati all’iscrizione al prossimo campionato, il quarto consecutivo in Serie C. Dopo i passaggi relativi al campo di gioco, adesso bisognerà dedicarsi alle scadenze finanziarie e agli strumenti a garanzia richiesti dalla Lega Pro. Il “gong” scatterà il prossimo 4 giugno.
Si è parlato di interlocuzioni in corso, si attende che adesso questi contatti si palesino in qualcosa di tangibile. Perlomeno per capire quali siano le volontà della società in prospettiva, per la prossima stagione, a livello di ambizioni e sviluppo del progetto che spesso è stato soggetto a rivoluzioni in estate. Già con l’arrivo della prossima settimana potrebbe arrivare qualche telefonata.
Le conferme o meno di Modica e Roma sono il passaggio più atteso dalla tifoseria, parte della quale ha individuato in loro gli elementi in cui “rifugiarsi” nei momenti più duri dell’ultimo campionato, poi fortunatamente svoltato con una risalita che aveva anche illuso di poter arrivare o ambire a qualcosa di prestigioso. C’è magari chi non si strapperebbe i capelli nel caso di un loro addio, ci può anche stare purché si sappia che tipo di piano alternativo si abbia in testa, progettando così per tempo la costruzione dell’organico che in questo momento conterebbe su appena cinque calciatori, dunque da scolpire nuovamente al netto di alcuni protagonisti dell’ultima annata che potrebbero anche prolungare la permanenza in riva allo Stretto, soprattutto in caso di prosecuzione dei rapporti con i responsabili tecnici dell’ultima annata.
Qualche seme era stato piantato anche per ciò che concerne il settore giovanile, dopo la conclusione anticipata con il Camaro. Il comparto potrebbe ancora una volta essere esternalizzato e stavolta “traslocare” in provincia per proseguire il proprio percorso nelle categorie nazionali.
A prescindere da tutto, la netta sensazione è che ci voglia uno scossone per riaccendere la passione. I numeri in crescita a livello di spettatori hanno dimostrato che la piazza ha ancora voglia e fame di calcio, è pronta a rispondere nella sfida per obiettivi ambiziosi. Un segnale potrebbe accendere la passione: passi tangibili di una programmazione consapevole, magari una campagna abbonamenti lanciata per tempo e sospinta dall’acquisto di un calciatore che faccia sognare, di qualche colpo. E poi la semplicità di una gestione logistica adeguata. È una pretesa esagerata?

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