Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Messina, quale abito per la sfida salvezza?

Di nuovo senza Emmausso, va deciso se adattare qualcuno sulla trequarti o tornare al 4-3-3

Serve una scossa per il rush finale salvezza: lo sa bene Giacomo Modica, che dopo la sconfitta in casa della Juve Stabia non ha cercato alibi e alla ripresa del lavoro post-Pasquale ha proiettato i suoi in una direzione di lavoro duro, secco e intenso, per scacciare via al più presto eventuali scorie del ko e concentrarsi subito sulla delicata sfida salvezza di domenica (ore 14 al “Franco Scoglio” contro il Monterosi).
Lavoro e compattezza interna. Ricetta per superare il momento. Idee chiare e carichi fisici, via le tossine, dentro la rabbia da portare in campo nella prossima partita, così da chiudere virtualmente (comunque vada, non sarebbe tempo per la matematica) il discorso salvezza dopo la rimonta costruita nei primi mesi di 2024. Al di là della sconfitta contro la capolista che ci poteva anche stare, ciò che è piaciuto meno a Modica, così come anche a parte della tifoseria, è stato l’atteggiamento poco determinato della squadra che è apparsa lontana da quella che con piglio sbarazzino aveva messo in difficoltà, appena qualche settimana fa, formazioni come Benevento e Latina in trasferta. Raramente in questa stagione le prestazioni sono mancate, sabato scorso è accaduto dunque è suonato inevitabilmente il campanello d’allarme, proprio perché si è giunti alla fase clou del torneo e i risultati contano doppio. Risultati che recentemente non hanno sorriso più di tanto, se si conta che nelle ultime cinque partite sono arrivati appena due punti. L’ultima vittoria risale al blitz esterno di Brindisi, datata 2 marzo: più di un mese senza successi con due sconfitte interne, una esterna e due pareggi.
Incastri di formazione. Importante sarà anche capire come scenderà in campo la squadra tatticamente. Durante le due recenti giornate di squalifica di Emmausso, infatti, Modica ha optato per un centrocampo a tre iniziale, seppur con interpreti e tendenze diverse. Che farà stavolta? Il ragionamento è sull’impiego di un calciatore che possa ricoprire quel ruolo, ma in organico nessuno ha caratteristiche uguali a quelle dell’ex Potenza, abile a legare il gioco e riempire gli spazi con qualità. Andrebbe quindi adattato qualcuno ma a quel punto più ragionevolmente si potrebbe puntare sulla valorizzazione delle peculiarità dei singoli. Davanti Zunno e Rosafio esterni con Luciani (o Plescia) terminale e dunque mediana a tre con Franco, magari il “ripescato” Firenze e Giunta, se Frisenna di rientro dalla squalifica dovesse non farcela per la febbre. Dietro con Polito fermato dal giudice sportivo, probabile il rientro di Manetta accanto a Dumbravanu, mentre sugli esterni va capito se saranno recuperabili Lia e Ortisi. Pronto Salvo a destra, a sinistra senza l’ex Casarano potrebbe esserci uno tra Zona, Scafetta e Dumbravanu (con Pacciardi, a segno all’andata, che a quel punto agirebbe accanto a Manetta). Insomma, parecchi dubbi e scelte da prendere, che saranno importanti in una sfida contro un avversario che sta bene, reduce dal pari col Benevento che è valso il dodicesimo punto nelle ultime otto giornate.
Oggi partitella a porte chiuse. Ieri doppia razione di lavoro. Tranne Ortisi e Lia (per loro terapie), si sono allenati tutti. Oggi pomeriggio partitella in famiglia a San Filippo, a porte chiuse: un altro segnale chiaro.

Caricamento commenti

Commenta la notizia