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Il Messina si conferma “guastafeste”: a Latina un altro esame superato

Le invenzioni di Modica e la “scheggia impazzita” Zunno

Per dirla alla Giacomo Modica, il Messina ha «rotto le scatole» prima al Benevento, impegnato nella rincorsa alla capolista Juve Stabia, e poi al Latina, in lotta per un posto in zona playoff. La squadra giallorossa «vuole diventare un problema per gli altri» e le due trasferte consecutive in Campania e nel Lazio hanno portato due punti che, alla vigilia delle due sfide, non sembravano certamente così scontati.
Questione di atteggiamento. Un inizio difficile al “Francioni”, ma il gol subito dopo dieci minuti è stata una scossa per un Messina entrato in campo poco reattivo e convinto. Poi la reazione: «La squadra ha carattere, c’è una sana competizione e una sana consapevolezza della forza sia fisica che tecnica», ha sottolineato Modica, ma è un discorso che va oltre la sfida di Latina: «Ci consideravano la squadra materasso, soprattutto dopo le cinque sconfitte consecutive. È stato un percorso in salita e saremmo stati già morti senza quei valori tecnici, umani, caratteriali e temperamentali. Per un allenatore è una bellezza poter dire di essere fiero, la squadra non ha mai mollato nei momenti di difficoltà. Abbiamo cambiato marcia e dopo la vittoria contro la Casertana la squadra si diverte, sono felice di quello che ho in mano e dei risultati ottenuti finora».
Lo schieramento. Il tecnico giallorosso, per la seconda settimana consecutiva, ha deciso di lasciare il 4-2-3-1 tornando al 4-3-3. Conferma dell’eccellente propensione della rosa di sapersi adattare a schemi diversi e per alcuni giocatori anche a ruoli diversi, come Polito e Dumbravanu tra esterno e centro della difesa, ma anche che mister Modica ritenga fondamentale la presenza di Emmausso nei tre dietro la punta. La squalifica del fantasista è coincisa con la scelta (momentanea) di mettere da parte il 4-2-3-1 e si capisce, ora anche di più, la rabbia dell’allenatore giallorosso quando, dopo l’espulsione contro il Crotone, faceva fatica a perdonare e giustificare il comportamento del proprio giocatore. Sabato contro il Foggia Emmausso tornerà a disposizione, ma toccherà a Modica valutare se dargli subito fiducia.
Pari che vale doppio. Un altro 1-1 che permette ai giallorossi di salire a quota 41, restando in corsa, da un lato, per raggiungere una matematica salvezza sempre più vicina e, dall’altro, lascia intatte le speranze di regalarsi un obiettivo più prestigioso come i playoff. Inoltre, al contrario di quanto accaduto sul campo del Giugliano (ko per 1-0 nel finale), il Messina ha saputo soffrire, reagire, ma anche gestire e accontentarsi senza scoprirsi evitando rischi inutili. Segno di maturità e intelligenza: se non si può vincere, spesso è meglio non perdere.
Zunno vuol dire punti. Sette centri tutti nel girone di ritorno. Marco Zunno migliora il proprio score personale e da giocatore “casalingo” (4 gol) è diventato decisivo anche lontano dal “Franco Scoglio”. Dopo la doppietta di Brindisi il classe 2001 si è ripetuto a Latina. Gol che sono sempre stati importanti nell’economia dei match: ad eccezione del primo segnato contro l’Audace Cerignola (vittorioso 2-1), Zunno ha poi segnato contro il Taranto (1-0), la Virtus Francavilla (3-2) e il Picerno (2-2) sempre in casa, per poi firmare due reti a Brindisi (1-3) e il pari di Latina.

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