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Messina con la qualità e il carattere. Lo spirito è quello giusto

Il quarto risultato utile di fila vale il +6 sui playout e il -4 dai playoff. Campo e numeri esaltano la crescita

Il gol di Frisenna è la fotografia perfetta del momento del Messina, una squadra che ci crede, rischia e raccoglie: il post Francavilla ha lasciato un sapore di meravigliosa gioia in seno all’ambiente giallorosso, per quello che dicono i numeri e il campo.
Partiamo dallo score recente. Sabato è stato raccolto il quarto risultato utile consecutivo, bottino fatto di tre vittorie e un pareggio. Statistiche che testimoniano l’ottimo stato di forma, tecnico e mentale, della squadra peloritana. La classifica oggi dice +6 dai playout ma anche -4 dal decimo posto che vale i playoff. In questo senso il tecnico Giacomo Modica è stato chiaro: prima la salvezza e poi i sogni, piedi per terra per non correre il rischio di scottarsi. Ma è vero pure che l’onda dell’entusiasmo va cavalcata, provando a mettere quanti più punti in cascina adesso che le cose girano. All’orizzonte c’è un bel trittico “campano” tosto: visita alla corazzata Avellino, poi turno infrasettimanale interno con il Sorrento e Giugliano in trasferta: da questo ciclo di ferro, si potrà capire qualcosa in più del tipo di campionato che l’Acr potrà disputare. Lo spirito è quello giusto.
Questa graduatoria il Messina se l’è guadagnata, cambiando veste tattica, e tenendo un atteggiamento che piace. Vero, va corretto qualche blackout che rischia (puntualmente) di compromettere quanto di buono prodotto, soprattutto nell’allineamento difensivo, però è pure il prezzo da pagare per l’attitudine offensiva che la squadra mantiene pur avendo cercato nel tempo di trovare un equilibrio.
L’ultimo turno ha portato in dote tante prime volte: leggasi esordi di Piana tra i pali (sicuro e puntuale), Zona da subentrato a sinistra (ottima spinta), Dumbravanu al centro della difesa (da rivedere). È stato necessario il suo impiego vista la doppia assenza contemporanea di Pacciardi e Polito, che ha mostrato subito forse l’unica lacuna numerica rimasta in organico. Ma la società è stata chiara: si è preferito non minare l’assetto, anche nello spogliatoio, trovato. Tra le “prime”, anche espulsione e squalifica di Salvo, partito a sinistra, poi tornato a destra, un pizzico ingenuo sia sul 2-2 ospite che sull’occasione del rosso. Servirà alla sua crescita.
Poi tante, tantissime note liete. Partendo da freddezza e qualità di Frisenna, nei due assist ma soprattutto nell’eurogol della vittoria. E poi ancora la “super trequarti” con Zunno ed Emmausso ancora a segno, Rosafio in palla. Plescia ha lavorato sporco, il gol arriverà. Luciani e Ragusa sono entrati dando tutto, hanno fallito occasioni ghiotte ma l’atteggiamento è stato quello giusto, a servizio della squadra, come si vede dal pressing sul gol del 3-2. Si è rivisto Lia, non ancora in condizione piena, ma quando sgasa...è spettacolo sull’asse destro con Rosafio.
Infine Modica, che ha indovinato le scelte nel momento più delicato, passando al 3-4-2 con Franco dietro, mettendosi nella postura di giocarsela ancora, pure con l’uomo in meno. Ci sono le sue idee e il suo spirito in questo successo e in generale nel “magic moment”, anche un pizzico di rivalsa per chi fino a qualche mese fa ne chiedeva la testa.

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