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Messina “sazio” verso il gong di mercato. Catanzaro e Venezia su Salvo

Roma: «È un onore ma ha un valore dettato dal campo». Formalizzata la risoluzione del contratto di Tropea, salvo occasioni dell’ultima ora non sono previsti altri innesti

Dovrebbe concludersi senza “botto” finale il mercato invernale del Messina. Ultime ore prima del gong in “attesa” per i peloritani, che ieri hanno formalizzato l’interruzione anticipata del rapporto con l’esterno mancino under, Lorenzo Tropea, impiegato con il contagocce in questa prima parte di torneo. Numericamente, la rosa è completa se si guarda al “listone Lega Pro”. Lo è anche sul piano tecnico? Per dirigenza e proprietà, la risposta è affermativa dopo la scorpacciata di prestiti.
Le ultime ore sono state caratterizzate dall’interesse emerso da alcuni club di Serie B sul terzino destro Giuseppe Salvo, classe 2003, letteralmente esploso nelle ultime giornate prendendo il posto di Lia sulla corsia laterale. Sul calciatore originario di Villafranca si è fiondato il Catanzaro, che ha individuato nell’esterno dei peloritani il potenziale sostituto del partente Katseris. Sono state chieste informazioni alla proprietà dell’Acr, che ha dato una valutazione del cartellino dell’atleta considerata alta dalle Aquile calabresi. Si vedrà se nelle prossime ore ci sarà un’accelerata o se ne riparlerà a fine stagione. Su Salvo, comunque, c’è anche il Venezia che ha mostrato interesse. Visti i ridotti tempi per, eventualmente, chiudere l’operazione, facilmente ipotizzabile nell’evenienza sarebbe una permanenza in prestito del calciatore al Messina. Sirene anche per altri elementi, come il centrocampista Frisenna. Su questi interessamenti, Roma ha detto: «È un onore per noi avere questi calciatori in vetrina, ma chi li vuole deve sapere che hanno un valore e servono offerte congrue a quanto visto in campo. Di certo, l’ottimo rendimento è merito del lavoro svolto dall’intero gruppo di lavoro sin qui».
L’ultimo innesto dovrebbe essere, invece, quello del difensore Daniel Dumbravanu, che occupa la casella rimasta vuota dopo la partenza di Ferrara (e Darini). Reparto oggi composto da Manetta e Pacciardi, i due titolari ormai designati, dal jolly Polito e, appunto, dall’ultimo arrivato: «Al momento siamo apposto così - ha detto il direttore sportivo Domenico Roma ieri in conferenza -, crediamo di avere raggiunto un equilibrio e non vogliamo intaccarlo. Resteremo vigili solo nel caso in cui dovessero esserci delle operazioni che potrebbero rivelarsi interessanti per alzare il livello attuale». Insomma, nulla tanto per prendere. Si va avanti sulla logica della “funzionalità” tattica e dei valori del gruppo. Basterà per raggiungere l’obiettivo salvezza? Lo dirà il tempo, l’impressione è che si sta a questo punto cercando di tutelare le gerarchie interne che si sono venute a definire nello spogliatoio.

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