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Padre e figlio a San Fratello: Calabrese come Fumagalli

Terza Categoria: il bomber Delfio e il 2008 Antonio insieme nella Scuola Calcio San Benedetto. L’intramontabile attaccante: «Grande emozione giocare con chi hai visto crescere»

Se al “Pinto” di Caserta è andata in scena la favola della famiglia Fumagalli, con papà Ermanno orgoglioso di condividere la trasferta, nella Terra di Lavoro, con il figlio Jacopo, da due settimane, sui campi polverosi della nostra provincia, un altro papà con il proprio figlio giocano insieme andando a caccia del gol. Stiamo parlando del bomber Delfio Calabrese e di un futuro goleador, Antonio. Il primo, classe ’76, con una lunga militanza nei campi dilettantistici e una serie infinita di reti, il secondo, un classe 2008 che, nel giorno dell'Epifania, ha esordito in Terza Categoria con la maglia della Scuola Calcio San Benedetto (la matricola di San Fratello che si trova in seconda posizione ad un punto dalla capolista Caronia) nella vittoriosa gara, per 5 a 1, contro il Rocca 2023.
Il giovanissimo attaccante, appena quindicenne, è subentrato anche nella partita, svoltasi domenica scorsa, che ha visto la squadra di San Fratello espugnare Castell'Umberto.

«È una grande emozione poter giocare con il proprio figlio – ha spiegato papà Delfio –. Ti passano davanti i sogni di una vita e poterli condividere con chi hai cresciuto sin da piccolo non si può spiegare. Domenica scorsa ha rischiato di far gol. Antonio ha già segnato due reti con la squadra di calcio a 5 che milita nel torneo di Serie D e si sta impegnando tanto. È anche cintura nera di karate, un grande appassionato di sport, insomma. Lo sprono a dare il meglio di sé e a studiare. L’importante è che si diverta, il resto si vedrà».

Delfio Calabrese è anche il presidente della Scuola Calcio San Benedetto che, dopo anni di sola attività giovanile, ha deciso, nella scorsa estate, di allestire anche una formazione over che milita con buoni risultati nel campionato di Terza Categoria, organizzato dalla Delegazione di Barcellona. In organico, oltre al bomber Delfio (manco a dirlo capocannoniere del torneo con 12 reti), ci sono elementi del calibro di Angelo Margò e Benedetto Mangione. Ma, per il giovane Antonio, il punto di riferimento resta papà Delfio, l’intramontabile bomber di provincia. E, se buon sangue non mente, c’è da scommettere che il gol in prima squadra non tarderà ad arrivare...

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