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Franco: "Questo Messina ha un’identità"

Il play: «Siamo una squadra organizzata che sa cosa fare, possiamo prenderci soddisfazioni»

Domenico Franco in campo è stata la principale novità della gara di Coppa per il Messina a Catania. Il play, che doveva scontare quattro giornate di squalifica, prenderà presto le redini del centrocampo giallorosso anche in campionato. Il classe 1992 è e sarà un punto cardine nello scacchiere biancoscudato, per le qualità tecniche indiscusse ma anche per l’impatto che un elemento con le sue caratteristiche può avere nelle dinamiche di un gioco come quello proposto da Giacomo Modica, che in queste settimane ha dovuto in qualche modo adattare altri profili al ruolo, da Giunta a Frisenna, passando per Firenze.
Dopo l’esordio al “Massimino”, ritmo partita permettendo, Franco sarà con tutta probabilità un inamovibile. «Sono contento di essere tornato, guardare da fuori non è stato facile, avrei voluto aiutare prima i compagni - ha detto dopo la sfida giocata e persa al Cibali -. La voglia era tanta e forse ho anche esagerato in qualche situazione. Ne prendo atto, riguarderò la partita per analizzarla meglio». Ha aggiunto con l’umiltà di chi vuole crescere sempre.
Dalla gara che ha portato all’eliminazione dalla Coppa, sono giunte comunque alcune indicazioni positive da un Messina che ha presentato in campo tanti elementi che fin qui erano stati utilizzati meno: «Siamo partiti con sei under tra i titolari, poi altri ragazzi sono subentrati, potevamo fare gol nel primo tempo, siamo una squadra organizza che sa cosa fare e da qui alla fine possiamo toglierci belle soddisfazioni». Franco è sicuro: «Quando si ha un’identità è tutto molto più semplice in campo».
Nel primo tempo zero gol però ha spinto di più la formazione etnea: «Certo non era quello che volevamo ma la loro bravura ci ha fatto abbassare un poco troppo, potevamo essere più alti e avere più coraggio. Questa partita ci servirà per migliorare ancora». Sul suo ruolo nella squadra, ha poi aggiunto: «Ho parlato molto coi compagni perché è una cosa che fa parte di me. Forse è il ruolo che mi permette di guardare un po’ quello che succede intorno, mi viene naturale chiamarli e dare indicazioni».
Adesso testa al prossimo impegno, in campionato, contro il Sorrento. Mister Giacomo Modica ha già avvisato tutti, non sottovalutare l’impegno e non guardare la classifica: «Sono una squadra sbarazzina che non merita la classifica che ha, con un allenatore propositivo e diversi giovani, sarà difficile come tante altre, ogni domenica ci sono test insidiosi». Scalpita per tenere una macchina da titolare Pasqualino Ortisi, che continua a sfornare buone prestazioni, al di là del ruolo in cui viene impiegato.
Ieri mattina seduta defaticante per la squadra, a parte ancora Giunta ma che viene considerato sulla via del completo recupero. Oggi allenamento al “Marullo” di pomeriggio, rifinitura domani mattina sempre a Camaro, pranzo e quindi partenza per Potenza (dove gioca il Sorrento).

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