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Igea, un girone di ritorno da urlo. Longo strepitoso, brilla Staropoli

Le valutazioni sugli elementi che hanno conquistato la salvezza

Una salvezza costruita con sagacia e opportunismo mettendo anche in mostra un calcio divertente che ha esaltato forza del collettivo e doti tecniche e atletiche dei singoli. La permanenza in Serie D dell’Igea Virtus il trionfo di tutti, con numeri, nel girone di ritorno, da quasi leader del campionato. Tantissimi i protagonisti, qualcuno più di altri ha messo la propria firma griffando un’annata con più luci che ombre.
Staropoli 8.5
Diverse parate miracolose e una costanza casalinga, specie tra settembre e novembre, a suon di clean sheet.
La Rosa 6
Cinque presenze e dieci gol incassati. Titolare contro il Canicattì nella sfida valsa l’aritmetica salvezza.
Franchina 7
Meno impiegato rispetto alla scorsa stagione, ha comunque fornito una buona interpretazione del ruolo.
Della Guardia 8
Idolo di moralità e uomo simbolo. L’Igea Virtus deve tanto alla sua capacità di lettura difensiva.
Verdura 6
Utile alla causa anche se non sempre ha denotato continuità.
Triolo 7,5
Uno dei protagonisti della rinascita. Di Gaetano, che lo ha impiegato sia a destra che come partner di Della Guardia, ha scommesso tantissimo su di lui.
Di Cristina 7
Ampi margini di miglioramento. Punto fisso della difesa, ha occupato più ruoli.
Catanzaro 7
In gol contro il Ragusa, Di Gaetano ne ha sfruttato la versatilità inventandolo terzino destro.
Ferrigno 8
Ara la corsia mancina, letale (a segno contro Licata e Reggina) anche quando si è spinto in avanti.
Biondo 8
Impareggiabile per la tifoseria. Mette tre volte il proprio timbro in stagione, nelle vittorie contro Portici (andata e ritorno) e Licata.
Calafiore 8
Uno degli acquisti più azzeccati del mercato invernale. Ha portato equilibrio tra attacco e difesa.
Abbate 6,5
La grinta non manca, a volte è riuscito anche a prendersi la scena.
Nisticò 6
La sua stagione finisce anzitempo per infortunio. Si toglie comunque la soddisfazione di un gol contro il Canicattì.
Trovato 6
Sperava di essere maggiormente protagonista ma i guai fisici lo hanno spesso condizionato.
Ordoñez 7
Ottimo impatto con tre gol quasi consecutivi. Poi un brutto infortunio e sipario calato in anticipo.
Longo 9
Ha veleggiato su standard elevatissimi. Gol (17) e prestazioni ne hanno fatto un lusso per i giallorossi e per il campionato. La Serie D gli sta stretta.
Di Piedi 8
L’uomo dei gol decisivi. Carbura come un diesel, ha lasciato la sua impronta.
Trombino 6,5
In quanto a impegno si è fatto apprezzare, ha combinato di meno però in fase realizzativa.
De Gaetano 6,5
Valida freccia nell’arco offensivo ma ha dovuto fare i conti con una condizione fisica non sempre ottimale.
Aveni 7
Una di quelle alternative che ogni allenatore vorrebbe avere. Segna un gol pesantissimo a Castrovillari.
Cannistrà 6
Accumula un buon minutaggio. Ha il futuro davanti a sé. Leone 6 Una stagione vissuta più in panchina che in campo. Racimola 15 presenze, poche però quelle da titolare.
Il tecnico Di Gaetano 9
Raccoglie la pesante eredità di Ferrara ma la crisi di risultati non lo abbatte. Trova la quadra con il passaggio alla difesa a quattro, da lì inizia il suo campionato. Società 9 Alto grado di maturazione. Tenere la barra dritta quando la nave era in balìa della tempesta l’atto più difficile.

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