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Mafie, il ministro Piantedosi: "25 i Comuni sciolti per infiltrazioni. 8 in Calabria e 6 in Sicilia"

«Sono 25 attualmente i Comuni sciolti per mafia (8 in Calabria, 6 in Sicilia, 5 in Campania, 4 in Puglia e 2 nel Lazio); 10 dall’ottobre dello scorso anno a oggi». Lo ha reso noto nel corso di un’audizione in commissione Antimafia il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. «Si tratta di un istituto complicato, che incide sul rapporto tra eletti ed elettori - ha ammesso il ministro - ed è importante valutare bene quanto certi condizionamenti inquinino l’attività amministrativa. Alcuni enti sono stati sciolti più di una volta, e ciò ha alimentato le critiche di chi ritiene lo strumento non adeguato ma la circostanza sembra essere piuttosto espressione della difficoltà oggettiva di certi territori a reagire».

«L'arresto di Matteo Messina Denaro è un risultato straordinario, che ci spinge a continuare con sempre maggiore intensità la lotta alla mafia ma nell’ultimo anno sono 40 i latitanti di rilievo assicurati alla giustizia, tra cui due inseriti nell’elenco di queli di massima pericolosità. Dall’insediamento del Governo sono state svolte 91 operazioni di polizia giudiziaria contro la criminalità organizzata, con 1.429 arresti (+20% rispetto all’anno precedente)» ha proseguito il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. C'è stato anche, ha sottolineato il ministro, «un potenziamento dei presidi di polizia. Nelle 4 regioni tradizionalmente a più alta presenza mafiosa (Sicilia, Calabria, Puglia e Campania) dall’inizio dell’anno sono intervenuti 23mila equipaggi dei reparti prevenzione crimine della polizia, con complessive 70mila unità di personale a supporto delle forze territoriali».

"Le varie organizzazioni di tipo mafioso hanno implementato le capacità relazionali sostituendo all’uso della violenza, che è sempre più marginale, strategie corruttive e intimidatorie. E’ ormai un dato certo che le mafie preferiscono rivolgere le loro attenzioni ad ambiti affaristico-imprenditoriali grazie anche alla capacità di ingenti capitali accumulati illecitamente" sempre il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in audizione presso la Commissione Antimafia. "Un altro elemento è che le mafie hanno la necessità di rafforzare il vincolo associativo - spiega -, anche alimentandosi di quel consenso che a sua volta si nutre della forte sofferenza economica di alcune aree geografiche del Paese"

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