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Cambiano ancora gli orari, l’Atm diventa un caos

Cambiano ancora gli orari, l’Atm diventa un caos

Altro giro, altra corsa. Non c’è pace per gli utenti dei mezzi pubblici. In poche settimane già la terza variazione di orari e linee dei bus Atm. Corse ridotte o accorpate per alcune linee e da ieri anche nuovi capolinea. Non più il parcheggio Cavallotti, se non per alcune corse mattutine e serali, ma lo Zir per le linee della zona sud, villa Dante per la linea 35 che serve Cumia e Annunziata/Baby Park per le linee della riviera nord. Un cambio repentino, dall’oggi al domani, anzi, dalla sera alla mattina. Martedì infatti la notizia ha cominciato a girare sui social, in particolare nella pagina Facebook “Atm Messina. News e foto” gestita da appassionati che cercano d’informare l’utenza e parallelamente anche sul sito aziendale, con nuovi orari e fermate. Com’era prevedibile, quella di ieri è stata una giornata campale. In mattinata tantissimi si sono recati, come d’abitudine, al Cavallotti per prendere gli autobus in direzione Torre Faro, Mortelle, oppure per la zona sud, e sono rimasti spiazzati nel non trovarli. Momenti di tensione, rabbia, incredulità per l’ennesima variazione senza alcun preavviso. Per fortuna ieri ha ripreso a funzionare su tutta la linea il tram, ma i disagi sono stati tanti. «Diventa un’Odissea spostarsi. Sono arrabbiata nera, pronta ad andare a parlare dal sindaco per chiedere spiegazioni – riferisce la signora Carmela Zullo –, mi muovo con gli autobus, è assurdo dover cambiare anche tre mezzi per andare da nord a sud». Nessun avviso alle fermate: in tanti, sulla via Garibaldi, ad esempio, aspettavano il bus 79 per andare a mare. «Abbiamo atteso un po’, poi siamo andati alla fermata del tram per scendere al Baby Park e prendere il 79 – raccontano Francesco Todaro, Carmelo Todaro e Davide Fobert –, dovrebbe partire alle 11.40. Abbiamo perso una mattinata in giro».

«Dovevo andare a lezione di scuola guida, ma sono stata costretta a saltarla per via di questa nuova variazione delle corse – spiega Giorgia Morabito –, da alcune settimane poi si sta verificando un altro disservizio. Sono pochissimi gli autobus che raggiungono Sperone, dove abito, solo il numero “76/78” arriva all’ospedale “Papardo” e molte volte sono costretta ad andare a piedi. In salita non è certo un piacere. Sono un’abbonata ma i disservizi stanno aumentano a vista d’occhio». «Prima arrivavano tre macchine all’ospedale Papardo – ci dice un autista – adesso solamente una».

«Ma com’è possibile che nessuno si lamenta?» A chiederselo la signora Caterina Biviano, di Lipari: «Lavoro al “Papardo” e molto spesso, nell’ultimo periodo, mi tocca arrivare a piedi. È assurdo che vi siano così pochi mezzi, si tratta di un ospedale, vi sono anziani, gente che vuole andare a fare visita ai parenti ricoverati e non può». Nel parcheggio dell’Annunziata, ieri, ad ogni arrivo del bus 79, in particolare, era un fuggi fuggi generale per correre a prendere il tram. I disagi maggiori li hanno avuti gli anziani, le mamme con i passeggini. «E poi quanto ci costa?» In tanti utenti se lo sono chiesti. In effetti, chi non era al corrente della variazione e si è recato sul mezzo col biglietto di 1 euro e 20 centesimi, valido una corsa, è stato costretto a prenderne un secondo. «A questo punto sarebbe il caso di mettere dei nuovi abbonamenti, magari a prezzi ridotti – osserva Bruno Samperi, artista messinese, incontrato al capolinea Annunziata –, stamattina avevo intuito che vi fossero stati dei cambiamenti e il personale Atm mi ha confermato».

«Gli utenti non sono stati avvisati per tempo e questa mattina – riferisce un’autista – ci stavano linciando. Siamo stanchi noi e sono stanchi anche loro per questi continui cambiamen

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