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De Luca: Salvini il 14 venga qui a Messina

De Luca: Salvini il 14 venga qui a Messina

Il sindaco De Luca invita il ministro dell’Interno Matteo Salvini, in occasione della sua visita programmata per il 14 agosto a Furci Siculo, «a prendersi una granita in una delle baracche del “lebbrosario” di Messina”». È il miglior modo, scrive De Luca al vicepremier, per far toccare con mano «la gravissima emergenza per troppo tempo colpevolmente sottovalutata» nella quale vivono tra otto e diecimila persone, nelle oltre duemila costruzioni fatiscenti delle sette “favelas” dello Stretto. La visita cadrebbe nel momento giusto, cioè nei giorni in cui si è riaperto il libro del risanamento mancato e il sindaco ha richiesto la dichiarazione dello stato di emergenza alla Regione siciliana, con l’indispensabile sostegno che dovrebbe arrivare anche dal Governo nazionale. Le ordinanze di sgombero e demolizione delle costruzioni ricadenti negli ambiti delle zone da sbaraccare sono collegate ovviamente al riconoscimento di questa «emergenza abitativa endemica» che fa di Messina un caso unico nel panorama nazionale e regionale.

L’Amministrazione comunale, intanto, sta lavorando a un “dossier” incentrato su tutto quello che è stato fatto, o non fatto, nei 28 anni di attuazione della legge 10 del 1990, con riferimento ai progetti realizzati, e non realizzati, dall’Istituto autonomo case popolari. Un “dossier” che verrà presentato in Aula nei prossimi giorni, quando il Consiglio comunale sarà chiamato a discutere e a votare la delibera con lo Statuto della nuova Agenzia per il risanamento e la riqualificazione urbana.

Dopo l’incontro tra il sindaco e i capigruppo consiliari, si susseguono le reazioni politiche a Palazzo Zanca. «Io faccio una onesta apertura di credito – afferma il consigliere del Centrosinistra Alessandro Russo – sull’Agenzia, a condizione che ci sia da subito chiarezza su alcuni punti: 1) finanziamenti pubblici destinati a farla operare e relativa garanzia che non si intacchino le casse comunali; 2) certezza delle procedure di reperimento degli alloggi e di spostamento delle famiglie baraccate, senza che diventino occasioni di arricchimento elusivo dei proprietari degli immobili; 3) mantenimento della programmazione per la realizzazione di alloggi popolari per le famiglie che non rientrino nei piani di risanamento; 4) programmazione contestuale del riutilizzo delle aree sbaraccate a uso pubblico e civico».

Sul tema interviene anche la deputata messinese dei 5Stelle Angela Raffa con una lettera a De Luca: «Caro sindaco, le sembrerà strano, ma lei non è il solo che lavora ad agosto, semplicemente non tutti sentono la necessità di ribadirlo ad ogni occasione su Facebook. A parte le sue frecciatine, ho però accolto con grande piacere il suo piglio deciso nell’affrontare i problemi della città. Quando è in gioco il bene di tutti, il M5S sarà sempre al fianco dei cittadini e delle istituzioni per dare il suo contributo. Ma non trasformi tutto in una boutade per farsi pubblicità. Si prenda, se necessario, qualche settimana in più per stilare un realistico cronoprogramma. Valuti con attenzione tutte le criticità, i potenziali imprevisti e i possibili intoppi, e prepariamoci da subito ad affrontarli. Una volta partiti ognuno rispetti gli impegni presi ed i tempi dati. Le comunico fin da ora che pretenderò che tutte le assegnazioni diano la precedenza a chi ha più bisogno secondo apposite graduatorie, senza che il “titolo” di occupante abusivo possa dare diritto ad accessi preferenziali. In passato le occupazioni abusive sono state gestite dalla criminalità organizzata, proprio per poi fare assegnare in via preferenziale alloggi popolari. In questo paese i comportamenti “scaltri”, l’illecito, l’uso della forza, l’illegalità non possono più essere fonte di vantaggi a scapito degli onesti “stupidi”. Anzi perché non prevedere corsie preferenziali, e punteggi extra, per quei cittadini che, pur versando in stato di egual bisogno, hanno sempre tenuto comportamenti rispettosi della legge e del vivere civile? Sarebbe anche questo un grande segnale di cambiamento, non crede?».

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