"Ho visto mio padre morire tante volte. Da bambino mi chiedevo perché doveva fare sempre la parte del cattivo nei film e morire sempre. Lui che era un papà così buono". Comincia così il documentario "Adolfo Celi. Un uomo per due culture", realizzato dal figlio Leonardo e presentato ieri sera nell'Aula magna dell'Università di Messina insieme e alla presidente del Cirs, Maria Celeste Celi, la quale ha spiegato il senso dell'iniziativa, rivolta a celebra un grande attore e regista messinese, nell'ambito della campagna di solidarietà per la raccolta fondi a favore della casa famiglia 'La Glicine' che ospita donne vittime di violenza o in difficoltà con i loro bambini.
Alla presentazione anche la nipote dell'attore, Maddalena Fogacci Celi, violinista, che ha suonato per rendere omaggio al nonno. A seguire il documentario per ricordare la vita, gli amori e le opere di un artista straordinario. Alcuni insegnanti, che hanno partecipato al dibattito, proporranno il film su Celi nelle loro scuole. Questa sera l'appuntamento conclusivo con il gala: alle 20, nel cortile del rettorato dell'Università ci sarà prima una cena e poi il concerto delle Glorius Quartet. Testimonial per il Cirs sarà il campione di pallanuoto Massimo Giacoppo. Nel corso della manifestazione, saranno premiati attori, registi e cantanti. Ritireranno il premio Antonio Alveario, Tino Caspanello, Claudio Castrogiovanni, Simone Catania, Giampiero Cicciò, Federica De Cola, Guia Jelo, Aurelio Grimaldi, Luca Madonia, Maurizio Marchetti, Minasi e Carullo, Lucia Sardo.
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