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Messina e Reggio: accoglieremo la nave dei migranti

Messina e Napoli dicono no a Salvini: accoglieremo la nave dei migranti

MESSINA -  “L’esordio del Ministro Matteo Salvini nella gestione dell’accoglienza migranti ci lascia esterefatti, sia nella dimensione umanitaria negata, che nella conoscenza delle leggi del mare”.

Dura presa posizione dell'amministrazione comunale di Messina, porto nel quale è diretta la nave “Aquarius” di Medici senza Frontiere con a bordo 629 migranti (tra i quali 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte), dopo le parole del ministro dell'Interno sulla chiusura dei porti italiani per impedire alla “Aquarius” di attraccare.

“Non si può pensare di prescindere dai diritti universali dell’uomo e dal diritto della navigazione – argomentano il sindaco Renato Accorinti e della sua Giunta – nei quali l’essere umano è sacro a prescindere dal colore della sua pelle e del suo paese d’origine. E’ dovere primario accogliere e ad una politica disumanizzante ci contrapponiamo con una politica fatta di diritti e di valore delle persone”.

Come è noto, tra l’altro, qualsiasi comandante di nave che riscontri esigenze connesse all’incolumità dei passeggeri può comunque procedere con l’attracco presso il primo porto ritenuto sicuro.

“A dispetto del diktat del ministro Salvini, l’amministrazione Accorinti dichiara la sua disponibilità immediata perché la nave “Aquarius” possa attraccare presso il porto cittadino. Pertanto, il sindaco Accorinti e la sua Giunta, ritenendo di interpretare anche il pensiero di buona parte della città – prosegue l'Amministrazione – ribadisce la necessità che la nave umanitaria “Aquarius” possa trovare in Messina un porto sicuro dove offrire aiuto e sostegno. Nelle operazioni di soccorso, ogni minuto di ritardo può avere conseguenze irreversibili che, in tal caso, interessano anche bambini piccoli, ragazzi soli e donne incinte. Che Matteo Salvini si assuma personalmente tutte le responsabilità dei rischi potenziali dovuti a tale rimpallo di responsabilità tra Malta e il nostro paese, strumentali ad una azione di forza che non può essere consentita, trattandosi di vite umane. Che i suoi alleati politici comprendano le complicità cui si prestano”.

La Giunta comunale di Messina conclude: “Se Salvini pensa di poter concepire il suo “NO”, l’amministrazione Accorinti risponde con un grande e incondizionato “Sì”, coerente con la politica di accoglienza fino ad oggi attuata”.

REGGIO - «C'è una nave in mezzo al Mediterraneo con 629 persone a bordo, fra cui 11 bambini e sette donne incinte, in condizioni molto precarie di salute. Di fronte a uomini, donne e bimbi che hanno bisogno di essere curati, la strategia non può essere quella di chiudere i porti senza un criterio. Lo diciamo chiaramente: anche oggi Reggio Calabria si rende disponibile ad accogliere chi salva vite umane in mezzo al mare». Lo scrive su Facebook il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà.
«Così come in passato - aggiunge - abbiamo dato degna sepoltura a 45 disperati migranti morti nel Mediterraneo. Il nostro cuore è grande, più grande di chi vuole speculare senza un briciolo di umanità. Noi restiamo umani».

PALERMO -  «Palermo, la città che a partire dal proprio nome è «tutta un porto», è stata e sarà sempre pronta ad accogliere le navi, civili o militari che siano, impegnate nel salvataggio di vite umane nel Mediterraneo. Quelle navi e quegli uomini che rispettano la legge del mare e la legge internazionale, sottraendo alla morte uomini, donne e bambini che alcuni vorrebbero consegnare nelle mani della criminalità internazionale. A violare la legge internazionale, quella che impone come priorità assoluta il salvataggio delle vite umane, è il Ministro dell’Interno italiano che, qualora ce ne fosse stato bisogno, ha dato ulteriore dimostrazione della natura culturale dell’estrema destra leghista». Lo afferma il sindaco di Palermo Leoluca Orlando commentando la notizia della volontà di chiudere i porti italiani alla nave Acquarius, espressa dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini.

NAPOLI - Analoga presa di posizione del sindaco di Napoli. «Se un ministro senza cuore lascia morire in mare donne incinte, bambini, anziani, esseri umani, il porto di Napoli è pronto ad accoglierli. Noi siamo umani, con un cuore grande. Napoli è pronta, senza soldi a salvare vite umane». Lo scrive in un tweet  Luigi de Magistris facendo riferimento alla mancata autorizzazione di approdare in Italia per la nave Aquarius con a bordo 629 migranti.

«Spero che l’iniziativa di De Magistris, di far attraccare la nave Aquarius a Napoli, vada avanti». Lo dice Gino Strada fondatore di Emergency.
«Spero soprattutto - aggiunge - che si predisponga un vero piano di accoglienza».
«Mi chiedo inoltre - sottolinea - ma il presidente del Consiglio non si esprime, rimane in silenzio?».

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