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Come Messina sfiderà gli incendi

Come Messina sfiderà gli incendi

E' un ricordo ancora vivo quello degli incendi dell'anno scorso. Devastarono le nostre colline e le nostre coscienze perchè non si può trovare una ragione sensata per giustificare chi dà a fuoco alla sua stessa città, perchè malato o solo perchè vuole fare erba per gli allevamenti.

Quei giorni d'inferno che in città segnarono zone abitatissime come contrada Catanese, l'area dell'università dell'Annunziata, il litorale di Ortoliuzzo e Calamona, qualche insegnamento lo hanno lasciato.

Intanto è stata riscritta l'ordinanza comunale con cui vengono definiti alcuni divieti importanti, determinanti per preservare le cosidette aree di interfaccia quelle cioè a metà fra la città e la montagna .

Al di là del divieto di accendere fuochi dal primo giugno al 15 ottobre, è importante l'ordine che è stato impartito a tutti coloro che hanno un fondo, un appezzamento di terra. Dovranno assolutamente tenerlo pulito ed eliminare la vegetazione in eccesso che può divenire benzina per il propagarsi del fuoco.

Un ordine perentorio che può portare a sanzioni anche fino ai 500 euro e soprattutto all'azione sostitutiva in danno, cioè all'intervento del comune che pulisce il fondo e poi chiede il risarcimento e la multa al proprietario.

Quest'ordinanza che sostituisce e aggiorna quella del 2011, arriva in concomitanza con la recente riunione in prefettura con tutti i responsabili della sicilia orientale per sensibilizzare le istituzioni a lavorare in funzione della prevenzione.

Ma per primi gli enti pubblici o comunque con missione pubblica, dovranno osservare l'ordinanza perchè la metà dei 700 ettari in cui è passato il fuoco nel 2017 sono di proprietà dello Stato, della Regione del Comune, o ancora l'Anas, delle Ferrovie e dell'Università.

Importantissima è stata confermata della convenzione con la consulta del volontariato di protezione civile che l'anno scorso da metà luglio a metà settembre, hanno pattugliato la città a nord e a sud per avvistare, i principi d'incendio. 50 gli avvistamenti che hanno consentito il pronto intervento dei vigili del fuoco o della forestale, insomma 50 grossi incendi in meno.

Sempre nell'ambito della prevenzione oltre 700 uomini del Servizio del Territorio, i cosidetti 151 unisti stanno battendo palmo a palmo il territorio per realizzare le vie tagliafuoco che possono ridurre l'espandersi degli incendi, quelli che possono devastare le nostre case e le nostre coscienze.

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