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Porto Tremestieri insabbiato anche dalla burocrazia

Lo scirocco mette a rischio almeno un approdo

Questa volta, a fare la voce grossa, sono i sindacati in rappresentanza dei lavoratori che sono impiegatI nell'approdo. Un approdo che, ancora una volta insabbiato, rischia di chiudere generando a cascata anche un problema occupazionale. Attualmente, a seguito delle mareggiate di inizio mese, i due scivoli sono utilizzabili alternativamente dalla bidirezionali. Un'apposita ordinanza è stata emessa dal comandante della capitaneria il 17 aprile scorso. Dovesse arrivare una nuova mareggiata, la sabbia che entrerebbe, sommata a quella che già vi giace, decreterebbe la chiusura totale e il successivo spostamento del traffico pesante negli approdi cittadini. Un film già visto più volte. E' ormai consolidato ormai il fatto che l'approdo si insabbi. Ci sono le risorse per liberarlo prontamente, in parte a carico della società che lo gestisce, ma ogni qualvolta l'operazione si rende necessaria, ecco che salta fuori l'inghippo: l'autorizzazione da parte del dipartimento territorio e ambiente della regione siciliana. E puntualmente accade anche questa volta. La Fast confsal ha scritto una prima nota l'8 aprile scorso indirizzandola anche al presidente Musumeci oltre che all'assessore competente. Il segretario regionale Nino Di Mento è tornato a farlo anche in questa settimana rimarcando la situazione che si è venuta a creare, per sollecitare una risposta immediata alla richiesta avanzata dall'Autorità portuale di Messina il 5 gennaio scorso e scongiurare tutti i problemi di cui si diceva. E si parla ancora di alcune decine di migliaia di metri cubi di sabbia da spostare, figurarsi quando ci sarà da ottenere le autorizzazioni per un più consistente movimento di materiale che la Coedmar dovrà fare nell'ambito della grande opera di estensione dell'approdo a sud. Che, in parte, anche la Regione sta finanziando. La deputazione messinese all'Ars, batta un colpo, una volta per tutte. Perché l'inspiegabile burocrazia non può mettere sotto scacco un'intera città.

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