Tremestieri, stessa spiaggia, stesso mare. È bastato un mese per veder ricomparire l’isolotto sotto il molo dell’approdo destinato al traffico pesante che attraversa lo Stretto. E vivono i medesimi problemi di burocrazia le due facce dello stesso porto. Da una parte manca l’autorizzazione per il dragaggio o per evitare l’ennesimo insabbiamento, dall’altra la lista dei nulla osta è più lunga ed i lavori per costruire la nuova darsena sono ancora ai primissimi, lenti, passi. Si fa quello che si può.
Siamo alle solite a Tremestieri. È riemerso il cumulo che altro non è che la punta dell’iceberg di una montagna di sedimenti che la corrente da sud ha portato dentro il porto restringendo l’imboccatura.
Finora il traffico non ha subito nemmeno rallentamenti, ma i diecimila metri cubi già accumulatisi e soprattutto lo scirocco che da oggi pomeriggio sferzerà la zona potrebbero essere il preludio di una serie di problemi già a partire da domani. Il vento da sud sarebbe piuttosto intenso, con raffiche a 60 km/h, ma per fortuna dovrebbe calare nella notte. Tuttavia la situazione è già al limite e questo fa tenere le dita incrociate all’Autorità portuale e alla Comet, che gestisce l’approdo.
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