Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Unieuro, chiesto incontro al Prefetto

Unieuro, chiesto incontro al Prefetto

Una situazione a dir poco atipica per un lavoratore che sta per perdere l'occupazione. Da ottobre scorso agli addetti del punto vendita di Messina è stato sospeso l'accordo di solidarietà che gli vedeva decurtata una parte del salario. Ma tornati a stipendio pieno, e puntualmente corrisposto, hanno appreso della decisione dei vertici aziendali della chiusura del punto vendita situato nel centro commerciale Today di Pistunina. Prima verbalmente, a partire da gennaio, poi formalmente, da qualche settimana. La beffa è costituita dal fatto che il colosso italiano nel settore degli elettrodomestici, manifesta l'intenzione di aprire altri punti vendita in Sicilia e rileva addirittura altri marchi aprendo in altre città italiane come recentemente a Grosseto. Evidentemente il punto vendita di Messina, così come quello di Siracusa, non piace e non interessa proprio più all'azienda di Forlì. I rappresentanti sindacali hanno proposto nuove sedi in città, in posizioni strategiche ed anche nel nuovo centro commerciale di Maregrosso che sta per sorgere. Ma non sono mai state prese in considerazione. Le lettere di licenziamento, tuttavia, non sono ancora partite ed è per questo che lavoratori e rappresentanti sindacali stanno tentando il tutto per tutto per recuperare la situazione. Dopo essersi rivolti alla commissione regionale competente che si è assunta l'impegno di convocare l'azienda, è stato chiesto un incontro urgente al prefetto nel quale ha assicurato il suo intervento anche il dirigente dell'ufficio provinciale del lavoro Gaetano Sciacca in procinto di lasciare l'incarico in vista dell'ufficializzazione della sua candidatura a sindaco di Messina. Dei 20 dipendenti di Messina, però, 10 hanno già accettato la proposta di Unieuro di trasferirsi in altre sedi italiane. Sono già stati destinati nelle sedi di Cagliari, Bergamo, Modena e Reggio Emilia. Scelta che ovviamente non è stata possibile per chi ha famiglia ed impegni da onorare in città. Per loro, e per quelli dell'indotto, rappresentato dagli addetti dei trasporti, delle ditte di pulizia e manutenzione, la speranza è appesa ad un filo. Che non bisogna fare spezzare.

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia