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L’ennesima vittima del degrado

L’ennesima vittima del degrado

Proprio qui ieri, in una delle nicchie divenute grotte e poi ancora divenute dimore, si è consumata un’altra morte da evitare. La chiamata alla polizia è giunta ieri mattina. La segnalazione è arrivata da uno degli “abitanti” di quelle antiche mura intrise di storia. Un clochard, un senzatetto che proprio lì, il tetto, è andato a cercarselo. «Qui c’è uno morto». Uno. Un senzatetto inizialmente senza nome. Quando gli agenti delle Volanti sono giunti sul posto, hanno trovato il corpo di un uomo, parzialmente annerito dal fumo, all’interno di una delle grotte di San Raineri. Era riverso su un letto, tutto intorno a lui mobili e masserizie di ogni genere annerite anch’esse dal fumo. Da una prima ricostruzione pare che si sia trattato di una morte accidentale.

La polizia è riuscita nel pomeriggio a risalire all’identità dell’uomo: si tratta di Erradi Faissal, 30 anni, marocchino. E sarebbe morto per le esalazioni di fumo, sprigionate probabilmente da una stufetta o da un fuoco acceso per riscaldarsi. Vengono escluse, al momento, altre ipotesi più atroci e disumane. Sono stati effettuati, per capirne di più, accertamenti da parte della polizia scientifica nel frattempo il cadavere è stato trasferito all’obitorio.

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